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I finanziamenti SACE SIMEST a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane

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Bandi Regionali e Nazionali
Maggio 7, 2021

SIMEST SpA, Società Italiana per le imprese all’estero SpA del gruppo SACE SpA, è stata incaricata dal 01/01/1999, con art. 25 c. 1 del D.lgs. 31/03/1998 n. 143, di gestire il Fondo Rotativo 394/81 destinato alla concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle imprese italiane che vogliono operare a livello internazionale.

Nel corso degli anni, l’ambito di applicazione e le specifiche operative sono stati delineati dai Decreti del Ministero competente, da Circolari di SIMEST e Delibere del Comitato Agevolativo, composto da rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), del Ministero dell’Economia e della Finanza (MEF), delle Regioni e dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Le modifiche più recenti e principali sono contenute nei Decreti del MiSE del 07/09/2016 “Riforma degli strumenti finanziari a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, a valere sul Fondo rotativo 394/81” e del 08/04/2019 “Introduzione di nuovi strumenti finanziari a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese” e nel Decreto del MAECI del 11/06/2020 “Estensione ai Paesi dell’UE dell’operatività del Fondo 394/81”. I primi due Decreti del MiSE hanno definito le misure di finanziamento possibili, mentre l’ultimo ha:

  • Modificato il Ministero competente, da MiSE a MAECI;
  • Esteso l’ambito di azione dell’internazionalizzazione, ammettendo anche i Paesi dell’Unione Europea (oltre a quelli extra UE);
  • Esteso i beneficiari dalle PMI a tutte le imprese, tranne per i finanziamenti agevolati per il miglioramento e la salvaguardia della solidità patrimoniale che è stato esteso dalle PMI esportatrici alle imprese esportatrici piccole, medie e a media capitalizzazione;
  • Esteso la partecipazione a fiere e mostre anche a manifestazioni fieristiche internazionali che si svolgono in Italia.

Le sette misure previste dai finanziamenti SACE SIMEST

Ad oggi, l’agevolazione SACE SIMEST prevede finanziamenti a tasso agevolato, secondo il regime “De Minimis”, e cofinanziamenti a fondo perduto, in fase di autorizzazione, nel rispetto del Temporary Framework, e si sviluppa nelle seguenti sette misure, con i relativi massimali:

  • Programmi per lo sviluppo del commercio elettronico (e-commerce) in Paesi esteri”. Questa misura è volta a sostenere lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, attraverso una piattaforma informatica sviluppata in proprio o tramite soggetti terzi (Market place), per la distribuzione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano in un solo Paese estero.
  • Da 25 mila euro a 450 mila euro per la realizzazione di una piattaforma propria e 300 mila euro per l’utilizzo di un Market place fornito da soggetti terzi;
  • Marketing e/o promozione del marchio italiano – Finanziamento per la partecipazione a fiere, mostre e missioni di sistema in Paesi esteri e per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia”. Misura pensata per la partecipazione a una sola iniziativa internazionale, anche virtuale, con data di inizio successiva alla data di presentazione della domanda, al fine di promuovere l’attività dell’impresa nei mercati di riferimento.
  • Fino a 150 mila euro;
  • “Miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici”. Misura volta a favorire la competitività delle imprese sui mercati esteri.
  • Fino a 800 mila euro;
  • Programmi di assistenza tecnica per la formazione e programmi di assistenza tecnica post-vendita in Paesi esteri”. Misura divisa in due tipologie di interventi: la Misura A è volta al supporto della formazione tecnica del personale in loco, successivamente alla realizzazione di un investimento avviato dall’impresa da non più di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda; la Misura B, invece, riguarda il finanziamento di iniziative relative all’assistenza post-vendita, che devono essere previste nel contratto di fornitura collegato alle iniziative stesse. Per entrambe le misure, le spese devo essere sostenute in relazione a iniziative svolte in un solo Paese estero e nello stesso settore di attività dell’impresa o di quello del Gruppo di appartenenza.
  • Fino a 300 mila euro per la Misura A e fino a 100 mila euro per la Misura B;
  • Studi di prefattibilità e fattibilità in Paesi esteri” al fine di consentire una verifica preventiva della fattibilità di un investimento commerciale o produttivo in un solo Paese estero e in relazione a un’iniziativa nello stesso settore di attività dell’impresa o di quello del Gruppo di appartenenza.
  • Fino a 350 mila euro per studi finalizzati a un investimento produttivo e 200 mila euro per studi finalizzati a un investimento commerciale;
  • Programmi di inserimento nei mercati esteri” mediante la realizzazione di strutture commerciali stabili in un solo Paese estero per promuovere beni e/o servizi prodotti in Italia o, comunque, distribuiti con marchio italiano in massimo due Paesi target per lo sviluppo nella stessa area geografica.
  • Da 50 mila euro a 4 milioni di euro;
  • Inserimento temporaneo in azienda di Temporary Export Manager (TEM)[1] funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi esteri”. La misura prevede che, attraverso la sottoscrizione di un apposito contratto di prestazioni consulenziali erogate esclusivamente da Società di Servizi[2], possa essere finanziato un progetto nello stesso settore di attività dell’impresa o di quello del Gruppo di appartenenza in massimo tre Paesi esteri.
  • Da 25 mila euro a 150 mila euro.

Il finanziamento massimo, comunque, deve essere entro il 15% dei ricavi medi degli ultimi due anni (nel caso di “Marketing e/o promozione del marchio italiano – Finanziamento per la partecipazione a fiere, mostre e missioni di sistema in Paesi esteri e per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia”, dell’ultimo bilancio). Uniche eccezioni sono le misure “Programmi di inserimento nei mercati esteri” e “Miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici” per le quali il massimale è, rispettivamente, del 25% dei ricavi medi degli ultimi due anni e del 40% del patrimonio netto dell’ultimo bilancio depositato.

In caso di pluralità di finanziamenti, l’esposizione totale dell’impresa verso il Fondo 394/81 e il Fondo per la Crescita sostenibile (quando previsto) non può essere superiore al 50% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

A chi sono rivolte le misure dei finanziamenti SACE SIMEST

Le sette misure previste dai finanziamenti SACE SIMEST sono rivolte a tutte le imprese italiane che hanno depositato presso il Registro delle imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi[3]. Unica eccezione è la misura “Marketing e/o promozione del marchio italiano – Finanziamento per la partecipazione a fiere, mostre e missioni di sistema in Paesi esteri e per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia” per la quale è sufficiente averne depositato uno solo.

Le imprese possono operare in tutti i settori di attività, ad eccezione, secondo la classificazione ATECO 2007, di quelli appartenenti alla SEZIONE A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca o alle classi 10.11 – Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi) e 10.12 – Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi) della SEZIONE C – Attività manifatturiere.

In alcuni casi, però, sono previsti ulteriori vincoli soggettivi. Per “Programmi per lo sviluppo del commercio elettronico (e-commerce) in Paesi esteri” e “Inserimento temporaneo in azienda di Temporary Export Manager (TEM) funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi esteri”, le imprese devono essere società di capitali. Per “Miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici”, poi, sono ammesse PMI[4] e MIDCAP[5] (società di capitali) con un fatturato estero medio degli ultimi due esercizi almeno pari al 20% di quello totale, oppure con un fatturato estero nell’ultimo bilancio almeno pari al 35% di quello totale, e un Livello di Solidità Patrimoniale[6] dell’ultimo bilancio depositato non superiore a 2 se l’impresa è industriale o manifatturiera, o 4 se è commerciale o di servizi.

La procedura per usufruire dell’agevolazione SACE SIMEST

Ogni misura prevede delle specifiche tecniche e dei vincoli da rispettare, ma la procedura per accedere a una delle sette agevolazioni è simile.

Innanzitutto, occorre registrarsi al portale SIMEST al fine di compilare e inviare la domanda ed eventuali documenti a supporto. Le domande sono analizzate in ordine cronologico e nella misura consentita dalle risorse finanziarie. Inoltre, SIMEST può richiedere chiarimenti e/o documentazione integrativa. La fase di istruttoria termina con la delibera da parte del Comitato Agevolazioni.

Ricevuto l’esito tramite PEC, si procede con il perfezionamento del contratto. Fino a 12 mesi dopo questa data (24 mesi per “Programmi di inserimento nei mercati esteri” e “Inserimento temporaneo in azienda di Temporary Export Manager (TEM) funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi esteri”), a partire dalla presentazione della domanda, è possibile sostenere le spese che poi dovranno essere rendicontate. Oltre alla rendicontazione delle spese, alcune misure prevedono anche la redazione di una relazione finale sull’attività svolta e sui risultati conseguiti.

Il finanziamento dell’agevolazione SACE SIMEST viene erogato in due tranche:

  • 50% a titolo di anticipo entro 30 giorni dalla data di perfezionamento o dalla data di adempimento delle eventuali condizioni sospensive, che dovranno essere soddisfatte entro 3 mesi dalla data di perfezionamento del contratto;
  • Il saldo del restante importo dopo che sono verificati con esito positivo gli adempimenti richiesti (rendicontazione delle spese, relazione finale e garanzie) ed entro massimo 17 mesi dalla data di perfezionamento (29 mesi per “Programmi di inserimento nei mercati esteri” e “Inserimento temporaneo in azienda di Temporary Export Manager (TEM) funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi esteri”).

Unica eccezione è la misura “Miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici” che prevede l’erogazione in un’unica soluzione con le stesse tempistiche dell’anticipo.

SIMEST predispone una relazione per il Comitato Agevolazione sulla base della verifica della realizzazione dell’iniziativa approvata e del raggiungimento di eventuali obiettivi previsti dalle singole misure per confermare le condizioni deliberate per la restituzione dell’importo erogato.

Il rimborso del finanziamento avviene con rate semestrali posticipate a capitale costante. Il finanziamento generalmente dura quattro anni a partire dalla stipula del contratto, di cui uno di preammortamento e tre di ammortamento. Fanno eccezione la misura “Inserimento temporaneo in azienda di Temporary Export Manager (TEM) funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi esteri” che prevede due anni di preammortamento e due di ammortamento, e le misure “Programmi di inserimento nei mercati esteri” e “Miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici”, per le quali la durata è di sei anni, di cui due di preammortamento e quattro di ammortamento, a partire rispettivamente dalla stipula del contratto e dalla data di erogazione.

Infine, l’impresa deve conservare la documentazione di spesa e inerente al finanziamento in originale fino al completo rimborso del finanziamento e fornirne copia in caso di richiesta da parte di SIMEST.

L’importanza dei finanziamenti per l’internazionalizzazione delle imprese: i dati

I finanziamenti SACE SIMEST sono un aiuto di Stato importante a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane. Occorre, però, fare attenzione ai parametri definiti da ognuna delle sette misure per valutare la reale possibilità di accedere all’agevolazione, ed essere tempestivi nella presentazione della domanda.

Nel 2020, l’incremento del numero di richieste rispetto al 2019 è stato pari al 1116% e l’incremento del volume è stato pari al 1114%. Inoltre, il 21 ottobre 2020 il Comitato Agevolazioni ha deliberato “la temporanea sospensione della ricezione di nuove domande di finanziamento agevolato a valere sul Fondo 394 e di relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sul Fondo Promozione Integrata (FPI)” per l’eccessivo numero di domande ricevute: oltre 13.000 dal 01/01/2020, per un controvalore di 4 miliardi di euro rispetto alle disponibilità effettive di 1,4 miliardi di euro. Inoltre, le domande pervenute dopo il 17/09/2020, data di attivazione del fondo perduto al 50%, hanno toccato quota 8.000 (per un controvalore di 2,6 miliardi di euro) e sono sprovviste di copertura finanziaria.

Il rifinanziamento di 1,5 miliardi di euro previsto nella “Manovra 2021” è “appena sufficiente a coprire le domande in eccesso giunte nel 2020” (come ha dichiarato l’AD di SIMEST SpA, Mauro Alfonso, in audizione alla Camera dei deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva della Commissione Affari Esteri e Comunitari sulle dinamiche del Commercio Internazionale e interesse nazionale del 24/11/2020). Al fine di proseguire l’attività, risultano quindi necessarie ulteriori risorse che sono state previste nel “Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR)” all’interno dell’ambito “Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione” (Missione 1 Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura, Componente 2 Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo) per 1,95 miliardi di euro.

A partire dal 03/06/2021 sarà possibile presentare nuovamente le domande per richiedere l’agevolazione, ma restano ancora da capire la reale dotazione per il 2021 e la possibilità di usufruire del cofinanziamento a fondo perduto, con la relativa quota.

 

Cinzia Turi,
Fiscal and Grants Manager

 

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[1] TEM, Figura professionale con qualsiasi specializzazione volta a facilitare e sostenere i processi di internazionalizzazione (possono essere considerati TEM anche i Temporary Digital Marketing Manager, i Temporary Innovation Manager, ecc., qualora i loro servizi siano finalizzati a sviluppare processi di internazionalizzazione).
[2] Società di capitali, anche di diritto straniero, che forniscono servizi professionali di accompagnamento ai processi di internazionalizzazione di impresa, per il tramite di TEM.
[3] Se il richiedente non ha l’obbligo di deposito del bilancio, si fa riferimento al Modello Unico.
[4] MPMI, Micro Piccole Medie Imprese sono imprese con meno di 250 dipendenti (Unità Lavorative Annue) e 50Mln € di fatturato annuo o 43Mln € di Totale bilancio annuo; considerando imprese associate e collegate.
[5] MIDCAP sono imprese quotate con media capitalizzazione, con un numero di dipendenti, a livello di gruppo, non superiore a 1.500 unità.
[6] LSP, pari al rapporto tra Patrimonio Netto e Attività Immobilizzate Nette.

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