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Iperammortamento 2026: investire in innovazione riducendo il carico fiscale

Aliquote, beni agevolabili e principali novità della Legge di Bilancio 2026 per le imprese che pianificano investimenti in beni strumentali.

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Iperammortamento 2026: incentivi fiscali per investimenti in beni strumentali

In questo articolo

Perché l’Iperammortamento 2026 è una leva strategica per le imprese

Investire in innovazione oggi non significa solo migliorare l’efficienza produttiva, ma anche saper cogliere le opportunità fiscali che accompagnano la trasformazione tecnologica ed energetica delle imprese.

In questo contesto, l’Iperammortamento 2026, previsto dalla Legge di Bilancio 2026, attualmente in fase di approvazione, si configura come una misura potenzialmente strategica per le aziende che intendono rinnovare i propri asset produttivi, sostenendo la transizione digitale e industriale con un impatto positivo sui conti economici.

Le informazioni riportate in questo articolo si basano sul testo del Disegno di Legge di Bilancio e sulle più recenti proposte emendative discusse in sede parlamentare. Il quadro normativo non è ancora definitivo e potrebbe subire modifiche prima dell’approvazione finale e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.


In sintesi: come funziona l’Iperammortamento 2026

  • A chi si rivolge: imprese con unità produttiva in Italia

  • Cosa incentiva: beni strumentali 4.0 e alcuni investimenti energetici

  • Quanto vale: maggiorazione del costo fino al 180%, 100% o 50%

  • Periodo: investimenti dal 1° gennaio 2026 al 30 settembre 2028

  • Stato della norma: in fase di approvazione, con modifiche in discussione


A chi si rivolge l’Iperammortamento 2026

La misura è rivolta a piccole, medie e grandi imprese, indipendentemente dal settore di appartenenza, purché dispongano di un’unità produttiva sul territorio nazionale.

L’iperammortamento si conferma quindi come uno strumento trasversale, pensato per accompagnare il sistema produttivo italiano in un percorso di modernizzazione tecnologica, con particolare attenzione agli investimenti in beni strumentali ad alto contenuto innovativo.


Quali investimenti sono agevolabili

Secondo l’impianto normativo attualmente in discussione, l’iperammortamento riguarda:

  • Beni materiali 4.0, come macchinari, impianti e attrezzature nuove dotate delle caratteristiche tecnologiche previste dal Piano Industria 4.0.

  • Beni immateriali, funzionali alla digitalizzazione dei processi aziendali.

I beni agevolabili sono individuati attraverso i noti Allegati A e B alla normativa Industria 4.0.

Le più recenti proposte emendative introducono una riscrittura degli Allegati A e B, finalizzata ad aggiornare e ampliare l’elenco dei beni agevolabili in linea con l’evoluzione tecnologica.
Le modalità definitive saranno formalizzate con il completamento dell’iter parlamentare.


Vincolo UE/SEE per i beni agevolabili

Un elemento di forte discontinuità introdotto dalle ultime proposte di emendamento è il vincolo di origine dei beni agevolabili: l’incentivo sarebbe limitato ai beni prodotti in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in Paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo (SEE).

Si tratta di una novità rilevante, che potrebbe incidere sulle scelte di approvvigionamento delle imprese e sulle filiere produttive internazionali.


Iperammortamento e investimenti energetici: perimetro più restrittivo

Nelle versioni iniziali del Disegno di Legge era prevista una maggiorazione dell’iperammortamento per gli investimenti in grado di generare un risparmio energetico misurabile (le cosiddette maggiorazioni “5.0”).

Le più recenti proposte emendative del Governo, tuttavia, prevedono l’eliminazione di tali maggiorazioni, riducendo l’ambito dell’incentivo ai soli scaglioni “base”.

Inoltre, per quanto riguarda gli investimenti in impianti fotovoltaici, il perimetro agevolabile risulterebbe ulteriormente ristretto:

  • resterebbero incentivabili solo i pannelli rientranti nelle tipologie più efficienti previste dal Decreto Energia;

  • verrebbero esclusi i moduli fotovoltaici meno performanti.


Tempistiche degli investimenti agevolabili

Secondo l’emendamento attualmente all’esame del Parlamento, l’iperammortamento sarebbe applicabile agli investimenti effettuati:

  • dal 1° gennaio 2026 al 30 settembre 2028.

A differenza delle versioni precedenti della norma, non sarebbe più prevista una “coda” temporale per la consegna dei beni, a fronte di ordini e acconti versati entro una certa data. Il beneficio risulterebbe quindi legato al momento di effettuazione dell’investimento.


Aliquote dell’Iperammortamento 2026

L’iperammortamento consente una maggiorazione extracontabile del costo del bene, valida ai fini delle imposte sui redditi (IRES), secondo tre scaglioni di investimento:

  • 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro

  • 100% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro

  • 50% per investimenti tra 10 e 20 milioni di euro

In termini concreti, l’impresa può aumentare il valore fiscalmente riconosciuto del bene, ottenendo quote di ammortamento più elevate e una conseguente riduzione del carico IRES nel tempo.

È importante ribadire che, alla luce delle ultime proposte emendative, non sarebbero più previste maggiorazioni aggiuntive legate al risparmio energetico.


Un quadro normativo ancora in evoluzione

L’Iperammortamento 2026 si inserisce in un contesto normativo in forte evoluzione. Le modifiche introdotte tramite emendamento mostrano chiaramente come l’impianto originario della misura sia oggetto di revisione nel corso dell’iter parlamentare.

Solo l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale consentiranno di avere certezza su:

  • perimetro degli investimenti agevolabili;

  • durata effettiva dell’incentivo;

  • requisiti tecnici e procedurali;

  • eventuali decreti attuativi ministeriali.

In questa fase, per le imprese, l’obiettivo non è tanto applicare la misura quanto informarsi, valutare scenari e pianificare correttamente gli investimenti futuri.


Dalla norma al valore per l’impresa

Anche in una versione ridimensionata rispetto alle aspettative iniziali, l’iperammortamento può rappresentare un supporto concreto alle strategie di investimento delle imprese che puntano su innovazione e ammodernamento produttivo.

Tuttavia, la complessità normativa, l’evoluzione del quadro legislativo e i vincoli tecnici rendono fondamentale un approccio strutturato e consapevole, capace di accompagnare l’impresa dalla fase di pianificazione fino alla corretta applicazione dell’agevolazione.


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