Chiudi

Simest finanziamenti: chi può accedervi e tutto quello che serve

Chi siamo > News > Le news di Ayming Institute > Simest finanziamenti: chi può accedervi e tutto quello che serve
Le news di Ayming Institute
Maggio 15, 2025

Digitalizzazione, transizione ecologica, crescita sui mercati esteri e filiere: sono numerose le opportunità a disposizione delle imprese nell’ambito dei finanziamenti agevolati messi a disposizione da Simest. La società, parte del Gruppo CDP, dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività.

Nello specifico, Simest mette a disposizione delle aziende italiane un ricco portafoglio di strumenti mirati a soddisfare ogni loro necessità di crescita e sviluppo, tra cui:

  • Sostegno all’internazionalizzazione tramite il supporto all’apertura di nuove sedi e la partecipazione a eventi fieristici internazionali
  • Inserimento di un Temporary Export Manager
  • potenziamento della presenza online attraverso l’e-commerce
  • studi e consulenze specialistiche
  • supporto finalizzato all’ottenimento di certificazioni
  • supporto agli investimenti per la transizione digitale ed ecologica

Di particolare importanza il supporto che la società offre alle PMI Innovative, giovanili, femminili o con sede operativa al Sud e Startup Innovative attraverso cofinanziamenti a fondo perduto, per un massimo del 10% delle spese ammissibili.

Finanziamenti Simest per l’inserimento nei mercati esteri

Dal 25 marzo 2025 Simest ha ampliato le linee di intervento con strumenti rivolti alla competitività delle filiere e delle imprese italiane in America centrale o meridionale e al potenziamento dei mercati africani.

In questo modo la società offre un valido supporto alle imprese che vogliono sfruttare le opportunità nei mercati emergenti o che vogliono differenziare i mercati di destinazione a supporto di trend già in atto, come rivelano i dati inerenti all’export delle imprese italiane.

Un recente rapporto Sace – Gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha infatti evidenziato la buona tenuta dell’export italiano che per il 2025 si stima crescerà del 4,5% arrivando a toccare un valore di 679 miliardi di euro. Anche per il biennio successivo le stime Sace parlano di una crescita media del 4,2%.

 

simest

 

Una crescita che secondo gli esperti sarà sostenuta da opportunità che si aprono su nuovi mercati, come Messico, Brasile, Colombia, Turchia, Serbia, Egitto, Marocco, Sudafrica, India, Cina, Vietnam e Singapore.

Se si guarda a quelle che sono le attese per le variazioni dell’export italiano verso queste aree geografiche nel 2025 è evidente come questi mercati rappresentino importanti opportunità per le aziende. L’export verso i Paesi dell’America Latina, ad esempio, è stimato in crescita del 6,2% dopo che il 2024 ha già fatto registrare un aumento del 5,6%. Nel Nord Africa nel 2025 è attesa una crescita del 7,7%, mentre nell’Africa Subsahariana la crescita attesa è dell’8,5%.

 

Mappa esportazioni

 

Supportare l’e-commerce, la digitalizzazione e la transizione energetica

Altrettanto importanti sono le agevolazioni rivolte ad accelerare la transizione digitale ed ecologica delle imprese, ambito in cui si riscontrano importanti ritardi nelle PMI. Il report dell’Istat “Imprese ICT 2024” ha infatti evidenziato che il 70,2% di imprese con 10-249 addetti si colloca a un livello base di digitalizzazione, contro il 97,8% delle imprese con almeno 250 addetti.

Anche l’utilizzo dell’e-commerce da parte delle PMI, seppure in crescita, resta ancor al di sotto della media UE. Secondo il rapporto Istat, la quota di PMI che ha effettuato nel corso dell’anno precedente vendite online per almeno l’1% del fatturato totale è del 14,7% (contro una media UE del 20,1%), mentre aumenta dal 18,5% al 19,9% la quota di PMI attive nell’e-commerce che hanno realizzato online il 14,0% dei ricavi totali (in calo rispetto al 15,5% del 2023). Anche in questo caso, la percentuale sale all’aumentare della dimensione aziendale.

 

Vendite on-line

 

Situazione a due velocità anche per quanto riguarda gli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità. Secondo quanto riporta l’ultima ricerca dell’Osservatorio Digital & Sustainable del Politecnico di Milano, solo il 53% delle PMI alloca risorse significative nel digitale e solo il 42% in sostenibilità. Nelle grandi aziende la percentuale sale al 91% per quanto riguarda la spesa in digitale e al 93% nella sostenibilità.

Propensione verso la sostenibilità

 

PMI e digitale

 

Dati che evidenziano il valore di opportunità di finanziamento come quelle offerte da Simest.

Chi può accedere agli strumenti Simest a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese (H2)

Le agevolazioni Simest per l’internazionalizzazione delle imprese sono dedicate a tutte le imprese aventi sede legale e operativa in Italia, con un focus particolare su micro imprese, PMI e Startup Innovative.

Alla data di presentazione della domanda le imprese devono rispettare i criteri indicati nelle circolari relative al Fondo 394/81, che includono:

  • aver e depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda che siano stati approvati o per cui siano scaduti i termini di deposito
  • non devono essere in condizioni di difficoltà economica o procedure di fallimento/liquidazione
  • non rientrare nello Scoring 10,11 e 12 e (ii) non trovarsi in difficoltà, ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014

Per quanto riguarda le agevolazioni rivolte a sostenere gli investimenti a sostegno della Transizione digitale o ecologica è richiesto che alla data della presentazione della domanda le imprese devono soddisfare uno dei seguenti requisiti:

  • avere un fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo bilancio
  • avere un fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo bilancio e almeno il 10% del proprio fatturato totale realizzato complessivamente verso una o più Imprese clienti esportatrici ciascuna delle quali realizzi direttamente un fatturato export pari ad almeno il 3%
  • avere un fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo bilancio (solo per le imprese energivore e per le imprese che hanno intrapreso un percorso di efficientamento energetico)

Cofinanziamenti a fondo perduto Simest, a chi sono rivolti (e a quali condizioni)

Le agevolazioni Simest prevedono la concessione di un finanziamento con un tasso agevolato (0,371%) con una quota di finanziamento a fondo perduto fino al 10% (e non superiore a 100.000 euro) per:

  • PMI (anche micro imprese) con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi
  • PMI e micro imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità
  • PMI e micro imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di aver attuato determinati piani e strategie inerenti alla sostenibilità
  • PMI e micro imprese giovanili (almeno il 60% di giovani con età compresa tra 18 e 35 anni)
  • PMI e micro imprese femminili (impresa costituita almeno al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per almeno il 60% da donne)
  • PMI (anche Micro Impresa), con una quota di fatturato export risultante dalla media dei valori indicati nelle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi, pari almeno al 20%
  • PMI (anche micro imprese) Innovative o Startup Innovative
  • PMI o micro imprese con interessi nei Balcani Occidentali
  • PMI o micro impresa con interessi in Africa o un’impresa con interessi in America centrale o meridionale non avente sedi operative nelle regioni del Sud Italia costituite da almeno sei mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda

Il cofinanziamento a fondo perduto può arrivare fino al 20% (per un massimale di 200.000 euro) nel caso di:

  • imprese con interessi in Africa se hanno presentato domanda entro il 31 dicembre 2025
  • imprese con interessi in America centrale o meridionale avente almeno una sede operativa costituita da almeno 6 mesi nelle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) dalla data di presentazione della domanda (entro il 31 dicembre 2026)

Per gli investimenti in transizione digitale o ecologica la maggiorazione fino al 20% è rivolta esclusivamente alle imprese energivore o che hanno intrapreso un percorso di efficientamento energetico e che hanno presentato domanda entro il 31 dicembre 2026.

Qual è l’importo massimo che può essere richiesto

Fermo restando gli importi minimi (10.000 euro) e quelli massimi (200.000), l’importo massimo che può essere richiesto varia a seconda della dimensione dell’impresa e della linea di intervento scelta.

Per quanto riguarda il cofinanziamento a supporto dell’inserimento del temporary manager, all’ottenimento di certificazioni di prodotto e consulenze specialistiche e alla partecipazione di fiere ed eventi internazionali l’importo massimo che l’impresa può chiedere è pari al minore tra:

  • 500,000 euro
  • Il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci

Per misure per l’inserimento sui mercati internazionali e per la transizione digitale o ecologica delle imprese l’importo massimo che può essere richiesto è pari al minore tra:

  • il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci
  • un importo di 500.000 euro per le micro imprese
  • un importo di 2,5 milioni per PMI, PMI Innovative e Startup Innovative
  • 5 milioni per le altre imprese ammesse alle agevolazioni

Durata del finanziamento

In finanziamenti hanno la durata di:

  • 6 anni con un periodo di preammortamento di 2 anni e un periodo di rimborso di 4 anni per i finanziamenti a supporto dell’inserimento nei mercati esteri per i finanziamenti a supporto della transizione digitale ed ecologia
  • 4 anni con un periodo di preammortamento di 2 anni e uno di rimborso di 2 anni per le altre misure

 

simest

Le garanzie necessarie per accedere al finanziamento

Per accedere al finanziamento è richiesta la prestazione di garanzie da parte dell’impresa richiedente a beneficio del Fondo 394/81. Tali garanzie sono richieste sulla quota capitale minima del Finanziamento e sui relativi interessi, inclusi gli interessi di mora.

Per le domande di importo superiore a 150.000 euro, la misura della garanzia richiesta è crescente in funzione della classe di Scoring dell’impresa richiedente.

Le garanzie possono essere prestate in diverse forme, anche tramite una combinazione delle stesse. Tra queste forme rientrano:

  1. La garanzia autonoma a prima richiesta rilasciata da un istituto bancario con sede legale in Italia, una compagnia di assicurazioni iscritta al registro IVASS e soddisfacente per Simest, o un intermediario finanziario affidato da Simest e vigilato da Banca d’Italia. Per le Imprese Richiedenti con classe di scoring da 6 a 9, questa forma è alternativamente ammissibile
  2. Il cash collateral, inteso come liquidità dell’impresa segregata a beneficio Simest
  3. Il deposito cauzionale, ovvero una trattenuta a garanzia sul Finanziamento concesso su un conto corrente di Simest
  4. Altre tipologie di garanzie deliberate dal Comitato Agevolazioni.

Le garanzie devono essere emesse sulla base dei termini e dei testi standard disponibili sul sito Simest e vengono rilasciate pro rata erogazione e svincolate pro rata rimborso.

Sono previste esenzioni dalla prestazione di garanzie per le Imprese che rientrano nelle prime due classi di Scoring (classe 1 e 2), PMI Innovative e Startup Innovative. A seconda delle classi di scoring, la quota capitale minima da garantire sul finanziamento varia, come riportato nella tabella sottostante.

simest

 

Dalle garanzie possono essere esentate, su richiesta, anche le imprese che:

  • hanno interesse nei Paesi dei Balcani Occidentali
  • con interessi in America centrale e meridionale e che hanno presentato domanda entro il 31 dicembre 2026
  • con interessi in Africa e che hanno presentato domanda entro il 31 dicembre 2025

Come fare domanda per accedere ai finanziamenti Simest

Per richiedere l’intervento agevolativo, l’impresa deve registrarsi sul portale di Simest, compilare la domanda in ogni sua parte, con sottoscrizione digitale da parte del legale rappresentante.

L’impresa richiedente deve allegare i documenti necessari, che includono la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Attraverso questo documento l’impresa garantisce che:

  1. che la sua attività non rientra nelle esclusioni in relazione all’utilizzo dell’intervento agevolativo
  2. la conformità della propria operatività alle pertinenti disposizioni legislative e regolamentari nazionali in materia ambientale
  3. la conformità dell’utilizzo dell’intervento agevolativo rispetto alle previsioni sul cumulo previste dal Regolamento (UE) n. 2831/2023 “de minimis” e alla normativa europea in materia di aiuti di Stato
  4. di possedere i requisiti previsti dalla normativa applicabile in materia di aiuti di Stato
  5. che alla data di presentazione della domanda non si trova già in difficoltà, ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.

A questa dichiarazione si devono aggiungere altre dichiarazioni redatte dal legale rappresentante l’impresa richiedente, a certificare che:

  1. il proprio casellario giudiziale in corso di validità e l’eventuale domanda o concessione di un provvedimento di applicazione della pena su richiesta ex art. 444 c.p.p.
  2. l’insussistenza di provvedimenti di revoca/decadenza da parte di SIMEST o altre amministrazioni ai sensi dell’art. 75 del DPR n. 445/2000 negli ultimi due anni
  3. l’insussistenza di cause ostative all’ottenimento dell’intervento agevolativo ai sensi della normativa antimafia o di altre disposizioni di legge, nonché l’assenza di provvedimenti o procedimenti di illecito amministrativo dipendente da reato a carico dell’impresa richiedente ai sensi del d.lgs. 231/2001
  4. i poteri di sottoscrizione del contratto e di tutti gli atti connessi.

La domanda, corredata di queste dichiarazioni, deve essere inviata tramite il portale di Simest. Ogni impresa può presentare più richieste di intervento.

Mostra commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *