Lombardia – Rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali |
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Periodo di apertura | 16 aprile 2025 – 31 dicembre 2027/Esaurimento |
Beneficiari | Filiere di PMI + Grandi imprese |
Tipo di agevolazioni |
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Intensità dell’agevolazione |
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Investimenti/costi ammissibili |
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Regime di Aiuto | Esenzione |
Procedura di accesso | Valutativa a sportello |
Quali sono le finalità?
La misura “Rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali” di Regione Lombardia intende agevolare e sostenere il rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali regionali nelle catene globali del valore per accrescere, anche in coerenza con la strategia industriale UE, la capacità di innovazione, produzione e investimento delle imprese, in particolare delle PMI.
A chi è rivolto?
Possono presentare domanda di partecipazione le filiere rappresentate da raggruppamenti di imprese legate insieme da un Accordo di Filiera composti da almeno 5 imprese di qualsiasi dimensione, in maggioranza PMI, che abbiano i seguenti requisiti:
- regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese (come risultante da visura camerale) alla data di presentazione della domanda di partecipazione al Bando attuativo;
- una o più sedi operative, oggetto dell’intervento, in Lombardia (rilevabile nella visura camerale) alla data di presentazione della domanda di partecipazione al bando attuativo o che intendano costituire una sede operativa in Lombardia entro la stipula del contratto di agevolazione o nel caso della Grande impresa al momento della presentazione della rendicontazione per l’erogazione del contributo.
Sono escluse le imprese che operano nel settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca – ad eccezione delle imprese agro-meccaniche – di cui alla sezione A, delle attività immobiliari di cui alla sezione L nonché delle attività finanziarie e assicurative di cui alla sezione K. Altresì escluse le imprese della filiera del tabacco.
Requisiti del partenariato
Ai fini del bando, la filiera – oltre ad essere composta da almeno 5 imprese in maggioranza PMI – deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
- può partecipare alla Filiera una sola Grande Impresa (non MidCap) esclusivamente per lo svolgimento dell’attività di Sviluppo Sperimentale;
- possono essere presenti al massimo 2 soggetti legati da rapporti di controllo o collegamento, così come definiti ai sensi dell’articolo 2359 c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza, fermo restando che le Agevolazioni sono concesse nel rispetto dei massimali previsti dalla regolamentazione sugli aiuti di Stato;
- in caso di partecipazione nella Filiera di una o più MidCap per la realizzazione di attività di Innovazione dei processi e dell’organizzazione, la/le MidCap deve/devono collaborare effettivamente con i Partner PMI nello svolgimento di tali attività e le PMI devono sostenere almeno il 30% dei costi totali ammissibili imputabili alle attività di Innovazione dei processi e dell’organizzazione da svolgere nel Progetto di Filiera.
- ciascun partner PMI deve presentare spese ammissibili di importo minimo pari ad almeno 150.000 euro;
- ciascun partner MidCap deve presentare spese ammissibili di importo minimo pari ad almeno 300.000 euro;
- ciascun Partner Grande Impresa deve presentare spese ammissibili di importo minimo pari ad almeno euro 500.000 euro.
All’interno di ciascuna filiera deve essere individuato un capofila responsabile dell’attività di coordinamento amministrativo nei confronti di Regione Lombardia
Quali agevolazioni offre?
L’agevolazione per le PMI e le MidCap si compone di:
- finanziamento a tasso agevolato fino al 60% dell’investimento erogato dal Soggetto Gestore a ciascun Partner;
- contributo a fondo perduto nel limite massimo del 10% dell’investimento a seconda del regime di aiuto applicato erogato dal Soggetto Gestore.
Il finanziamento a tasso agevolato presenta le seguenti caratteristiche: importo fino a 2,5 milioni, tasso di interesse fisso all’1,5%, durata compresa tra 3 e 6 anni. Il periodo di preammortamento può arrivare fino a 24 mesi per i progetti di filiera che non prevedono attività di R&S. Arriva a 30 mesi massimi per i progetti che prevedono attività di R&S.
Per i soggetti classificati da 1 a 7 secondo la metodologia di Credit Scoring non è richiesta alcuna garanzia; per i soggetti classificati da 1 a 3 secondo la metodologia Credit scoring per startup, il quadro cauzionale è determinato sulla base della D.G.R. n. 7269/2022.
L’agevolazione per le grandi imprese che realizzano attività di sviluppo sperimentale consiste in un contributo a fondo perduto sull’investimento ammesso di propria competenza entro i limiti massimi di pertinenza. L’importo non può essere superiore, in ogni caso, a 625.000€.
L’intensità complessiva dell’aiuto percepito dalle PMI e dalle MidCap – espressa nella tabella sotto – è pari alla sommatoria dell’aiuto percepito in forma di finanziamento a tasso agevolato, espresso in ESL (Equivalente Sovvenzione Lordo), e dell’aiuto percepito in forma di contributo a fondo perduto.
L’intensità complessiva dell’aiuto (ESL) percepito dalle Grandi Imprese è pari al solo aiuto percepito in forma di contributo a fondo perduto (il finanziamento a tasso agevolato non è previsto per le Grandi Imprese) a valere per i soli aiuti a progetti di sviluppo sperimentale.
Le risorse disponibili complessive ammontano a 34 milioni di euro.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammissibili Progetti di Filiera, intesi come progetti presentati dalla Filiera, che dovranno riguardare almeno uno dei seguenti ambiti di intervento:
- rafforzamento competitivo delle filiere e degli ecosistemi industriali;
- costituzione e sviluppo di nuove filiere;
- sostenibilità ambientale, sociale ed economica della Filiera ed economia circolare;
- innovazione, miglioramento tecnologico e digitalizzazione delle filiere.
Il Progetto di Filiera sarà costituito dall’insieme degli interventi, attuati dai singoli Partner, e dovrà interessare almeno una delle seguenti categorie di intervento:
- a) investimenti in sviluppo aziendale (con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica della Filiera);
- b) innovazione di processo e di organizzazione;
- c) alta formazione e attività di consulenza solo in abbinamento ad almeno una delle categorie a) e b) precedenti.
Al Progetto di Filiera può essere abbinata un’attività di sviluppo sperimentale svolta da una grande impresa, Partner del Progetto, funzionale e correlata allo sviluppo e/o al consolidamento della Filiera stessa, a condizione che non può rappresentare oltre il 50% della spesa complessiva del Progetto di Filiera.
Il valore del Progetto di Filiera minimo dovrà essere di almeno 750.000 euro, incluso il valore delle eventuali attività di sviluppo sperimentale. Non può essere presentato un investimento complessivo di valore superiore a 5.000.000 euro, incluso il valore delle eventuali attività di sviluppo sperimentale.
Accanto ai limiti complessivi di progetto, sono previsti importi minimi necessari a carico delle realtà partecipanti. Le PMI devono sostenere un intervento pari ad almeno 150.000 euro e le MidCap pari a 300.000 euro. Le grandi imprese, invece, devono sostenere interventi superiori a 500.000 euro e non possono ottenere contributi oltre la soglia di 625.000 euro e nel limite del regime di aiuti di cui all’art. 25 del Regolamento GBER.
Quali sono i costi ammissibili?
I costi ammissibili al progetto sono definiti in ragione alle attività previste dal bando:
- Investimenti in sviluppo aziendale – necessari ed imprescindibili per il conseguimento delle finalità del Progetto di Filiera;
- Investimenti in innovazione di processo e di organizzazione;
- Investimenti in alta formazione;
- Sviluppo sperimentale (solo per grandi imprese).
Gli Investimenti in sviluppo aziendale, in particolare, consentono di coprire i seguenti costi:
- a) acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware, anche finalizzati alla cattura, stoccaggio e riutilizzo della CO2;
- b) acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia rinnovabile e sistemi di accumulo qualora funzionali all’ampliamento della capacità produttiva e/o alla diversificazione della produzione e/o per un cambiamento sostanziale del processo di produzione, solo in combinazione con la precedente voce di spesa a);
- c) acquisto di software e licenze d’uso software; costi per servizi software di tipo e per un periodo non superiore ai 12 mesi di servizio, ammissibili solo per il regime de minimis;
- d) acquisizione di marchi e licenze di produzione;
- e) opere murarie e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alle voci a) e b), nel limite del 20% di tali voci di spesa.
Gli investimenti in innovazione di processo e di organizzazione, invece, coprono i costi (i) relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per le attività del Progetto di Filiera e (ii) per la ricerca contrattuale, le competenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato utilizzati esclusivamente per le attività del Progetto di Filiera.
Gli investimenti in innovazione sono possibili ai sensi dell’art 29 lettere b) e c) del Regolamento GBER solamente per le PMI e le MidCap in partenariato con le PMI e a patto che queste ultime sostengano almeno il 30% dei costi ammissibili; in alternativa le MidCap sono tenute ad optare per il Regime de Minimis.
Gli investimenti in alta formazione/consulenza (purché coerenti con le finalità del bando) sono ammessi nel limite massimo del 50% della spesa totale di progetto e in abbinamento con le attività precedentemente descritte. Consentono di coprire (i) i costi dei servizi di consulenza per l’alta formazione connessa al Progetto di Filiera, (i) i costi di consulenza per la nascita, sviluppo e consolidamento delle Filiere (nel limite massimo di 5.000,00 euro).
Non sono ammesse le attività di consulenza fiscale, legale o di pubblicità ovvero le altre forme di consulenza che attengono a costi di esercizio ordinari e/o connessi ad attività regolari delle imprese.
Infine, le attività di sviluppo sperimentale sono accessibili solamente per le grandi imprese, a condizione che siano funzionali e correlate alla filiera (art. 25 GBER lett. a), b), d)). Copre:
- spese di personale direttamente impegnato sulle attività di sviluppo sperimentale nel limite del 35% della spesa di sviluppo sperimentale, mediante il ricorso alle opzioni di semplificazione dei costi;
- costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per le attività di sviluppo sperimentale funzionali e correlate alla Filiera;
- costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per le attività di sviluppo sperimentale funzionali e correlate alla Filiera;
- altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto di sviluppo sperimentale;
- spese generali supplementari rendicontate forfettariamente nella percentuale del 15% dei costi ammissibili per il personale.
Come funziona la procedura di accesso?
Ai fini dell’accesso, è prevista una procedura valutativa a sportello aperta dal 16 aprile 2025 al 31 dicembre 2027 o esaurimento fondi. Le domande di partecipazione devono essere presentate, da un unico partner capofila, come individuato nell’Accordo di Filiera
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