Credito d’imposta beni strumentali 4.0: che cos’è il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali materiali ed immateriali 4.0
Il credito d’imposta beni strumentali 4.0, materiali ed immateriali, che rientra nelle agevolazioni introdotte dal piano Transizione 4.0, rappresenta l’opportunità ideale per rinnovare i processi produttivi. Come riportato dal Ministero dello sviluppo economico, questa misura ha l’obiettivo di “supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato”.
I nostri servizi
Affidati a Ayming
Credito d’imposta Beni Strumentali 4.0
Aiutiamo le imprese ad ottenere le agevolazioni del Credito di Imposta per l’acquisto di beni strumentali, supportando il cliente in ogni fase del processo, a partire dalla verifica del perimetro di investimenti ammissibile fino alla preparazione della relazione tecnica. Come per la Nuova Sabatini, cumulabile con questa agevolazione, le agevolazioni relative al Credito d’Imposta per l’acquisto di nuovi beni strumentali, sia materiali sia immateriali, hanno l’obiettivo di supportare le aziende incentivando tale tipologia di investimenti.
Ayming ha sviluppato un servizio completamente digitale, scandito in due fasi principali, per consentire alle imprese di usufruire della tassazione agevolata del Credito d’Imposta per investimenti in beni strumentali.
Questa fase è volta alla verifica della conformità ai profili contabili e temporali, previsti dalla normativa, per i beni materiali strumentali identificati. Effettuiamo una raccolta preliminare di dati, unitamente ad un confronto con gli stakeholder coinvolti nel progetto di investimento, per la verifica del contesto e delle infrastrutture aziendali finalizzate all’interconnessione dei beni.
Procediamo con la raccolta dati, l’analisi delle caratteristiche tecniche dei beni e la redazione del dossier tecnico attraverso una piattaforma digitale proprietaria, che funge anche da strumento di project management per il cliente. Inoltre, ci occupiamo della raccolta e della verifica di tutta la documentazione necessaria all’analisi tecnica secondo quanto specificato dalla normativa vigente e, quindi, al calcolo dell’incentivo.
Questa fase è volta alla verifica della conformità ai profili contabili e temporali, previsti dalla normativa, per i beni materiali strumentali identificati. Effettuiamo una raccolta preliminare di dati, unitamente ad un confronto con gli stakeholder coinvolti nel progetto di investimento, per la verifica del contesto e delle infrastrutture aziendali finalizzate all’interconnessione dei beni.
Procediamo con la raccolta dati, l’analisi delle caratteristiche tecniche dei beni e la redazione del dossier tecnico attraverso una piattaforma digitale proprietaria, che funge anche da strumento di project management per il cliente. Inoltre, ci occupiamo della raccolta e della verifica di tutta la documentazione necessaria all’analisi tecnica secondo quanto specificato dalla normativa vigente e, quindi, al calcolo dell’incentivo.
Domande frequenti sul credito d’imposta beni strumentali 4.0
Sì, per i beni di valore ≥ €300k è obbligatoria una perizia tecnica; è comunque consigliabile affidarsi a un professionista esperto per assicurare la conformità normativa.
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Comunicazione preventiva al GSE (entro 31 gennaio dell’anno successivo)
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Trasmissione attestazione di acconto ≥20% entro 30 giorni
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Comunicazione di completamento:
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entro 31 gennaio (per investimenti terminati il 31 dicembre precedente),
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o entro 31 luglio (se investimenti terminati entro 30 giugno successivo)
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Si utilizza in compensazione (tramite F24) a partire dall’anno di interconnessione o collaudo, suddiviso in 3 quote annuali di pari importo.
No, il credito non è cedibile. In società trasparenti (società di persone, imprese familiari) può essere trasferito tra soci o collaboratori in proporzione alla partecipazione.
Sì, è compatibile con altre agevolazioni nazionali, regionali e locali purché il totale non superi il costo sostenuto del bene.
Essere in regola con DURC, sicurezza sul lavoro e non essere in stato di liquidazione o fallimento. Per la formazione 4.0, può essere richiesta certificazione da revisore.
- Perizia tecnica (dove prevista)
- Durc
- Documentazione di interconnessione/collaudo
- Dichiarazione dei costi e spese ammissibili
- Modelli F24 per la compensazione
Il credito va utilizzato nelle 3 annualità successive all’anno di maturazione; se non consumato, si può portare in compensazione negli anni successivi.
Il credito 5.0 (per progetti con innovazione digitale + transizione energetica) offre aliquote più alte, ma richiede requisiti aggiuntivi e competitività per accesso alle risorse