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Certificazione del credito d’imposta Ricerca & Sviluppo: tutte le regole per la certificazione

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Le news di Ayming Institute
Luglio 28, 2025

Con il Decreto direttoriale del 4 luglio 2024, firmato dal Direttore Generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l’innovazione, le PMI e il Made in Italy, sono state pubblicate le attese linee guida per la certificazione del credito d’imposta in materia di Ricerca & Sviluppo, Innovazione Tecnologica, Design e Ideazione Estetica.

Il documento ha l’obiettivo di fornire ai certificatori indicazioni generali e trasversali sui criteri da applicare nella qualificazione degli investimenti già effettuati o da effettuare, al fine di classificarli correttamente tra le attività ammissibili al credito d’imposta.

Ricerca e Sviluppo: tra vecchi e nuovi standard

Periodo 2015–2019 – Le linee guida stabiliscono, anche per il passato, la necessità che le attività di ricerca e sviluppo rispettino i principi del Manuale di Frascati. L’applicazione retroattiva di tali standard comporta per le imprese una verifica ex post delle attività svolte, con la possibilità di dover adeguare o giustificare le modalità operative adottate. Questa previsione, pur favorendo l’allineamento agli standard OCSE, solleva legittime preoccupazioni per quelle imprese che hanno beneficiato dell’incentivo in buona fede, secondo le regole allora vigenti.

Dal 2020 in poi – Per gli investimenti avviati a partire dal 2020, la valutazione dell’ammissibilità segue ufficialmente i criteri internazionali del Manuale di Frascati. Tali criteri includono elementi essenziali come novità, creatività, incertezza, sistematicità e trasferibilità. L’obiettivo è garantire una maggiore uniformità e coerenza nel riconoscimento delle attività di R&S.

Innovazione e Design: nuove definizioni operative

Innovazione Tecnologica – Le linee guida introducono una definizione di innovazione fondata sul Manuale di Oslo, concentrandosi su fattori come creazione di valore, utilizzo effettivo, implementazione e novità. Questa impostazione permette alle imprese di individuare con maggiore precisione le attività ammissibili.

Design e Ideazione Estetica – Particolare attenzione è dedicata anche alle attività di ideazione estetica, con un approfondimento delle fasi precompetitive del design: ideazione, progettazione, prototipazione, pre-serie/marketing e distribuzione. Il riconoscimento di queste fasi amplia la possibilità per le imprese creative di accedere al credito d’imposta.

Rischi per le imprese

A seguito dell’introduzione di nuove normative più stringenti, con effetto retroattivo, molte impreserischiano oggi di dover restituire il credito fruito, con l’aggiunta di sanzioni fino al 100% e interessi e, nel caso di credito superiore a 50.000 euro, entra in gioco la responsabilità penale dell’amministratore.

Certificazione del credito: un nuovo strumento di tutela

Le linee guida prevedono la possibilità, su base volontaria, di ottenere la certificazione delle attività agevolabili tramite soggetti accreditati. La procedura sarà operativa dalle ore 14:00 dell’8 luglio 2024, attraverso la piattaforma del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

La certificazione, rilasciata da un ente terzo, rappresenta uno strumento di tutela per le imprese, che potranno così operare con maggiore certezza normativa, riducendo il rischio di contestazioni in sede di controllo.

Una criticità aperta: l’effetto retroattivo

Uno degli aspetti più discussi del documento riguarda la conferma dell’applicazione retroattiva del Manuale di Frascati ai crediti fruiti tra il 2015 e il 2019. Tale scelta, in linea con l’orientamento adottato dall’Agenzia delle Entrate negli ultimi anni, potrebbe penalizzare imprese che hanno legittimamente goduto dell’agevolazione secondo la normativa all’epoca vigente, trovandosi oggi esposte a rischi di recupero del credito.

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