Chiudi

Perché e come usufruire del Credito di Imposta per l’acquisto di Beni Strumentali

Chi siamo > Finanza Agevolata > Acquisto beni strumentali > Credito Imposta Beni Strumentali 4.0
Credito imposta innovazione e design

Credito d’imposta per l’acquisto in beni strumentali materiali ed immateriali 4.0

Il credito d’imposta per l’acquisto in beni strumentali materiali ed immateriali, che rientra nelle agevolazioni introdotte dal piano Transizione 4.0, rappresenta l’opportunità ideale per rinnovare i processi produttivi. Come riportato dal Ministero dello sviluppo economico, questa misura ha l’obiettivo di “supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato”.

Finalità

Il credito d’imposta beni strumentali 4.0 ha lo scopo di supportare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. 

Beneficiari

Accedono al credito d’imposta le imprese residenti nel territorio dello Stato, senza limiti di forma giuridica, dimensioni, settore economico e le stabili organizzazioni di soggetti non residenti. Sono escluse: 

  • imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale; 
  • imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9 comma II del D.Lgs. 231/2001. 

La fruizione del beneficio è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. 

Beni agevolabili

Beni materiali 4.0

Sono oggetto del credito d’imposta i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati ex allegato A legge 232/2016, inclusi i beni oggetto di “revamping” (macchinario obsoleto ammodernato tecnologicamente in logica 4.0), con nuovo serial number e nuova marcatura CEE, che risulti quindi nuovo di fabbrica.  

I beni strumentali materiali funzionali allo smart working ed i beni ordinari, invece, sono ammissibili fino al 31 dicembre 2022 ovvero il 30 giugno 2023, a condizioni tassativamente individuate dal Legislatore. 

Non sono agevolabili i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’art. 164 del TUIR, i beni per i quali il DM 31/12/1988 stabilisce aliquote inferiori al 6,5%, i fabbricati e le costruzioni, i beni di cui all’Allegato 3 alla L. 208/2015, i beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti. 

Beni immateriali o Software 4.0

Sono oggetto del credito d’imposta i beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati ex allegato B legge 232/2016, inclusi i beni fruiti dalle aziende mediante soluzioni di “cloud computing” per la quota loro imputabile. 

Agevolazione

Il credito d’imposta è corrisposto in percentuale alle spese d’acquisto di beni strumentali ammissibili.

La Manovra di bilancio per l’anno 2022 ha esteso la misura fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, con proroga ulteriore al 30 giugno 2026, a determinate condizioni.  

Nelle annualità 2024 e 2025 la misura del credito di imposta per beni materiali è stata fissata nei seguenti termini:  

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 
  • 10% per la quota di investimenti compresa tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro;  
  • 5% per la quota di investimenti compresa tra 10 milioni di euro ed il limite massimo di 20 milioni di euro.

Non sono state ancora attuate le novità previste dall’art. 10 del Decreto Sostegni-ter, che ha introdotto ex novo un nuovo scaglione – compreso tra 10 e 50 milioni di euro – specifico per gli investimenti digitali inclusi nel PNRR e diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica. Lo scaglione si dovrebbe affiancare a quello ordinario di 20 milioni di euro e avere intensità agevolativa al 5%. 

Nel 2024, per i beni immateriali, l’aliquota di riferimento è pari al 15% con un limite massimo di 1 milione di euro. Sarà ulteriormente ridotta al 10% nel 2025.

ANNO 2024

Percentuale

Massimale

Beni strumentali materiali 4.0 (Allegato A della L. 232/16)
  • 20% quota d’investimento fino a 2.5 milioni;
  • 10% da 2.5 milioni a 10 milioni;
  • 5% investimenti superiori a 10 milioni;
20 milioni di euro
Beni strumentali immateriali – software 4.0 (All. B L. 232/16) 15%

1 milione di euro

Come ottenere le agevolazioni del Credito di Imposta per l’acquisto di beni strumentali

Ayming aiuta le imprese ad ottenere le agevolazioni del Credito di Imposta per l’acquisto di beni strumentali, supportando il cliente in ogni fase del processo, a partire dalla verifica del perimetro di investimenti ammissibile fino alla preparazione della relazione tecnica.

Come per la Nuova Sabatini, cumulabile con questa agevolazione,  le agevolazioni relative al Credito d’Imposta per l’acquisto di nuovi beni strumentali, sia materiali sia immateriali, hanno l’obiettivo di supportare le aziende incentivando tale tipologia di investimenti.

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

Ayming ha sviluppato un servizio completamente digitale, scandito in due fasi principali, per consentire alle imprese di usufruire della tassazione agevolata del Credito d’Imposta per investimenti in beni strumentali.

Fase preliminare: prevalutazione tecnica

Questa fase è volta alla verifica della conformità ai profili contabili e temporali, previsti dalla normativa, per i beni materiali strumentali identificati.

Ayming effettua una raccolta preliminare di dati, unitamente ad un confronto con gli stakeholder coinvolti nel progetto di investimento, per la verifica del contesto e delle infrastrutture aziendali finalizzate all’interconnessione dei beni.

Fase consuntiva: analisi tecnica dei requisiti

Ayming procede con la raccolta dati, l’analisi delle caratteristiche tecniche dei beni e la redazione del dossier tecnico.

In particolare, è incaricata della raccolta e della verifica di tutta la documentazione necessaria all’analisi tecnica secondo quanto specificato dalla normativa vigente e, quindi, al calcolo dell’incentivo.