La sentenza della United States Court of Appeals del 29 agosto 2025
La United States Court of Appeals for the Federal – con decisione del 29 agosto 2025 – ha parzialmente confermato la decisione della Court of International Trade che aveva annullato cinque ordini esecutivi del Presidente degli Stati Uniti finalizzati ad imporre tariffe doganali sulle importazioni negli USA.
La Corte ha ribadito che il potere di introdurre dazi spetta al Congresso e la facoltà di “regolare le importazioni” nell’IEEPA non equivale ad imporre misure tariffarie senza limiti temporali.
Nel caso di specie, inoltre, non sussiste un nesso tra i dazi introdotti e quella situazione di emergenza richiesto dall’IEEPA per poter ricorrere all’adozione di una misura tariffaria straordinaria.
La decisione, presa con un voto di 7 a 4, è sospesa e lascia in vigore i dazi fino alla metà di ottobre, concedendo all’amministrazione americana il tempo di ricorrere alla Corte Suprema.
Il contesto: i dazi doganali USA contro Cina, Canada e Messico
La controversia riguarda i dazi addizionali sulle importazioni dalla maggior parte dei partner commerciali che l’amministrazione USA ha introdotto a partire dallo scorso aprile.
Lo scorso 28 maggio, la United States Court of International Trade (CIT) ha dichiarato illegittimi i dazi reciproci del 10% e le tariffe elevate su Cina, Canada e Messico. Ad avviso della Corte, imporre unilateralmente dazi doganali di ampia portata non rientra tra i poteri presidenziali, bensì del Congresso degli Stati Uniti. Sotto altro profilo, la Corte ha altresì accertato l’assenza di una situazione insolita e straordinaria, tale da richiamare l’emergenza nazionale idonea a giustificare il ricorso a simili tariffe. In altri termini, la motivazione sottesa ai dazi reciproci non integra il livello di minaccia richiesto dall’IEEPA per poter ricorrere all’adozione di una misura tariffaria straordinaria.
La Corte d’Appello Federale aveva sospeso temporaneamente l’efficacia della sentenza, mantenendo in vigore i dazi contestati in attesa di una decisione definitiva.
L’evoluzione: impatti economici e logistici per le imprese europee
Si tratta di una fase delicata che lascia in una situazione di forte incertezza le imprese europee che hanno rapporti commerciali con gli Stati Uniti per il notevole impatto che ne potrà derivare sotto un profilo, non solo economico, ma anche della gestione logistica della propria attività produttiva.
Le prospettive legali: Corte Suprema o rinvio alla CIT
Da un punto di vista giuridico, lo scenario è duplice:
- Ricorso diretto alla Corte Suprema: l’amministrazione americana può presentare ricorso alla Corte Suprema per chiedere di esaminare la sentenza d’appello senza attendere la nuova decisione della Court of International Trade.
- Rinvio alla Court of International Trade: in mancanza di ricorso immediato, il procedimento tornerà al giudice di primo grado per decidere l’ampiezza dell’ingiunzione.
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