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Dazi USA: proposte nuove misure dal 1° ottobre

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Prosegue l’escalation dei dazi negli Stati Uniti. Se verranno confermate le intenzioni del presidente Trump di introdurre nuove tariffe daziarie a partire dal 1° ottobre 2025, si prevede un ulteriore calo per l’export italiano verso il mercato americano. Il presidente ha annunciato l’applicazione di nuovi dazi per tutelare e incentivare la produzione nazionale in settori chiave come la farmaceutica, la manifattura di mobili ed i trasporti. Queste misure rischiano di rivoluzionare i flussi commerciali, con impatti significativi non solo sulle imprese esportatrici, ma anche sulle catene di fornitura internazionali.

Dazi del 100% sui farmaci brevettati

Nell’ambito di una strategia di rilocalizzazione industriale, mirata a ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri e a rafforzare la sicurezza sanitaria nazionale, l’Amministrazione statunitense intende imporre un dazio del 100% per i prodotti farmaceutici di marca importati negli Stati Uniti, salvo per quelle aziende che abbiano già avviato la costruzione di nuovi stabilimenti produttivi sul suolo americano.

Dazi al 50% su mobili di cucina e bagno

Un altro settore interessato dai nuovi dazi sono i mobili per cucina e bagno. Su questi prodotti, e sui relativi componenti importati, a partire dal 1° ottobre il dazio annunciato sarà del 50%.

Dazi del 25% per i trasporti

Infine, il settore dei trasporti pesanti sarà oggetto di un dazio del 25% sulle importazioni di autocarri pesanti.

Strategie per ridurre l’impatto dei dazi USA: alternative operative e logistiche per le imprese

Resta da capire se questi nuovi dazi si sommeranno alle misure introdotte con i precedenti accordi. In tal caso, l’impatto per le imprese che hanno rapporti commerciali con gli Stati Uniti sarebbe rilevante, con conseguente ricaduta sulla catena di produzione.

In questa situazione di incertezza ed in continua evoluzione, è bene valutare soluzioni alternative volte a minimizzare l’impatto dei nuovi dazi e ad ottimizzare i flussi commerciali internazionali della propria attività. A tal fine, potrebbe essere utile rivedere la propria strategia commerciale.

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