Nel 2025, la politica dei dazi statunitensi si trova in una fase di forte incertezza e tensione, sia sul piano internazionale che su quello interno, a causa di nuove misure tariffarie e di un acceso scontro tra amministrazione e sistema giudiziario.
Nuove misure daziarie
A partire da aprile 2025, l’amministrazione USA ha introdotto una serie di dazi addizionali sulle importazioni dalla maggior parte dei partner commerciali. Le aliquote sono state fissate al 10% per la maggioranza dei Paesi, con aumenti significativi (20%) per alcuni partner strategici come l’Unione Europea, (25%) per Canada e Messico.
Per un quadro completo si rimanda a L’impatto dei nuovi dazi USA sulle aziende italiane.
La pronuncia della Court of International Trade (CIT)
Lo scorso 28 maggio, la United States Court of International Trade (CIT) ha dichiarato illegittimi i dazi reciproci del 10% e le tariffe elevate su Cina, Canada e Messico. Ad avviso della Corte, imporre unilateralmente dazi doganali di ampia portata non rientra tra i poteri presidenziali, bensì del Congresso degli Stati Uniti. Sotto altro profilo, la Corte ha altresì accertato l’assenza di una situazione insolita e straordinaria, tale da richiamare l’emergenza nazionale idonea a giustificare il ricorso a simili tariffe. In altri termini, la motivazione sottesa ai dazi reciproci non integra il livello di minaccia richiesto dall’IEEPA per poter ricorrere all’adozione di una misura tariffaria straordinaria.
Restano, invece, in vigore i dazi settoriali su acciaio, alluminio e automotive, adottati sulla base delle Section 301 e 232 del Trade Act che consente restrizioni per motivi di sicurezza nazionale.
Il ricorso e la sospensione della sentenza
La Corte d’Appello Federale ha accolto il ricorso presentato dall’amministrazione Trump, sospendendo temporaneamente l’efficacia della sentenza e mantenendo in vigore i dazi contestati in attesa di una decisione definitiva. Le tariffe, pertanto, restano operative. La sospensione lascia il quadro estremamente instabile per imprese e partner commerciali.
Impatto economico e prospettive
Le tensioni sui dazi hanno già avuto ripercussioni sulle prospettive economiche globali. La CIT ha messo in discussione la legittimità dei dazi globali imposti da Trump, ma la Corte d’Appello ha per ora congelato gli effetti della sentenza, lasciando in vigore le tariffe con ripercussioni sui negoziati in corso tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea. La situazione è soggetta a nuovi sviluppi, alimentando incertezza nei rapporti commerciali internazionali.
Allo stato, gli operatori economici non possono ottenere il rimborso dei dazi versati dopo il 5 aprile, e questo fino a quando l’annullamento delle tariffe non sarà confermato con una sentenza definitiva. Risulterà determinante, dunque, la pronuncia della Corte Suprema.
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