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Nuovo PNRR

Le novità del piano REPower EU e Transizione 5.0

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PNRR – Le novità del piano REPower EU e della Transizione 5.0

Il 24 novembre 2023 la Commissione europea ha espresso la propria valutazione favorevole al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza modificato dall’Italia e comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU, la strategia europea diretta a rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi (in primis il gas naturale) entro il 2030

Complessivamente, il Piano italiano ammonta a 194,4 miliardi di euro (con un aumento di quasi 3 miliardi) sotto forma di sovvenzioni (122,6 miliardi) e prestiti rimborsabili (71,8 miliardi) con 7 missioni (il capitolo REPowerEU costituisce missione autonoma) 66 riforme (rispetto alle 59 precedenti) e 150 investimenti totali. Tra le nuove riforme fanno la loro comparsa la razionalizzazione degli incentivi alle imprese, il testo unico per le procedure in materia di energie rinnovabili e la revisione delle politiche di coesione territoriale.

 

Vecchio PNRR

Nuovo PNRR

Dotazione

191,5 Miliardi di euro

194,4 Miliardi di euro

Riforme

59

66

Missioni 6 7

Come da prassi, la valutazione della Commissione dovrà essere condivisa anche dal Consiglio. Le nuove modifiche saranno oggetto di ulteriori target e milestone, la cui attuazione sarà demandata al Governo italiano e agli Enti da esso delegati. 

Nuovo PNRR: le novità del Piano REPower EU

Le modifiche e/o integrazioni al PNRR hanno interessato 145 misure (nuove o modificate) e si basano sulla necessità di tener conto dei fattori sopravvenuti all’approvazione della versione iniziale del Piano, in primis l’incremento dell’inflazione registrata dopo la conclusione dell’emergenza pandemica ed esacerbata dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e dai conseguenti turbamenti nell’approvvigionamento di combustibili e materie prime primarie. 

Particolare attenzione è stata dedicata al rafforzamento degli investimenti volti a promuovere la competitività e la resilienza dell’Italia, nonché la transizione verde e digitale e interessa settori quali le energie rinnovabili, le catene di approvvigionamento verdi e le ferrovie.

Rispetto al testo originale il PNRR modificato aumenta le risorse destinate a misure che accelerano la transizione green al 39,5% in luogo del 37,5% iniziale: accelera la diffusione delle energie rinnovabili attraverso procedure di autorizzazione più snelle, prevede quali obiettivi ulteriori la riduzione e revisione dei sussidi dannosi dell’ambiente, l’incremento della produzione di biometano e l’intensificazione della fornitura e adozione delle competenze necessarie per la transizione verde.

Tra gli investimenti si segnano l’efficientamento della rete elettrica, nuove misure per incrementare la produzione di idrogeno e il rafforzamento della rete ferroviaria e della rete di trasporti pubblici locali ad emissione zero.

PNRR: digitalizzazione e transizione verde

Il nuovo PNRR mostra anche un lieve incremento della componente di spesa dedicata alla digitalizzazione che passa al 25,6% rispetto al 25,1% iniziale con ulteriori risorse per la digitalizzazione della PA, interventi a sostegno delle start-up innovative e misure a supporto delle competenze digitali e delle tecnologie. 

Nel complesso, le imprese possono contare su circa 12,4 miliardi di euro, così ripartiti: 

  • 6,3 miliardi € – crediti d’imposta Transizione 5.0
  • 320 milioni € – sovvenzioni sotto forma di contributo a fondo perduto fino al 50% alle PMI a fronte dell’acquisto di sistemi e tecnologie digitali per la produzione di energia da fonti rinnovabili, lo stoccaggio e l’accumulo; 
  • 2,5 miliardi € – sovvenzioni per migliorare la transizione ecologica, la competitività e la resilienza delle filiere produttive strategiche con particolare attenzione verso l’efficientamento energetico e la sostenibilità dei processi produttivi; 
  • 2 miliardi € – rifinanziamento dei contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo; 
  • 850 milioni € – sostegno alle aziende del settore primario e di trasformazione dei prodotti agricoli per l’installazione di pannelli fotovoltaici nell’ambito dell’investimento “Parco Agrisolare”; 
  • 308 milioni € – ulteriore sostegno al settore turistico nell’ambito del Fondo tematico BEI.

I fondi del PNRR dedicati alla Transizione 5.0

Con 6,3 miliardi di euro, la Transizione 5.0 costituisce da sola quasi la metà delle nuove risorse stanziate dal PNRR e dal Piano REPowerEU per le imprese e, a sua volta, si articola in tre moduli: 

  1. 3,78 miliardi € per il modulo “Energy efficiency”, che prevede l’acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0;
  2. 1,89 miliardi € per il modulo “Autoconsumo e autoproduzione”, che prevede l’acquisto dei beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse);
  3. 630 milioni € per il modulo “Formazione”, che agevola i costi destinati alla formazione del personale in competenze per la transizione verde.

Transizione 5.0: benefici fiscali per le imprese

In base ai documenti finora disponibili, i benefici fiscali avranno la forma di credito d’imposta, coprendo le spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 e con almeno tre scaglioni incrementali legati ai seguenti parametri: 

  • riduzione del consumo finale di energia con una riduzione obbligatoria minima del 3%; 
  • risparmio energetico conseguito/acquisito in misura pari al 5% rispetto alla situazione antecedente, con particolare riferimento ai processi aziendali interessati da investimenti in beni strumentali materiali e immateriali 4.0 (come da allegati A e B della Legge n. 232/2016). 

Questi benefici, a loro volta, dovranno essere accompagnati – a pena di ammissibilità – da certificazioni effettuate da tecnici indipendenti che attesteranno il possesso dei requisiti necessari, l’effettiva realizzazione degli investimenti e dei target ambientali. 

L’obiettivo finale dei tre moduli è di generare un risparmio cumulativo di 0,4 Mtep nei consumi energetici nel periodo 2024-2026

Infine, una quota delle risorse pari a 4 miliardi dovrà contribuire agli obiettivi di contrasto ai cambiamenti climatici in accordo all’allegato 6 del Regolamento RFT mediante un credito d’imposta a copertura di spese da sostenersi tra il 1° gennaio 2025 e il 31 agosto 2026. 

Le aliquote, i riferimenti normativi e i provvedimenti di dettaglio saranno resi noti con un autonomo provvedimento legislativo oppure sotto forma di emendamenti al testo della Legge di bilancio per l’anno 2024 da approvarsi entro il 31 dicembre 2023. 

Sebbene le notizie siano positive, è ancora prematuro trarre un giudizio sulle novità introdotte dal Piano REPower EU e, in particolare, dal capitolo di spesa sulla Transizione 5.0. 

Restano, infatti, ancora da comprendere i requisiti di accesso, le intensità agevolative previste e soprattutto se le risorse del PNRR saranno integrate da risorse nazionali per arrivare ai 12 miliardi di euro nel 2024-2025 promessi dal Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso durante un intervento a margine dell’Assemblea di Federmanager del 15 novembre 2023. 

 

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