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Smart & Start Italia

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Podcast
Giugno 24, 2022

Durante il podcast di oggi concludiamo la serie dedicata alle opportunità agevolative più rilevanti a valere su #PNRR e #ReactEu!

 

Oggi approfondiamo la misura agevolativa Smart & Start Italia, che ha ricevuto uno stanziamento aggiuntivo di 100 milioni a valere sul PNRR.

Smart & Start Italia è una misura attiva dal 2012 e da allora sempre rinnovata su base annuale.

Promuove le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostiene le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Sono stati effettuati dei cambiamenti di rilievo – in termini di requisiti, soggetti beneficiari o procedure – rispetto agli anni precedenti?

Assolutamente nessun cambiamento.

Il MISE – con la circolare del 4 maggio – si è limitato a stanziare 100 milioni extra provenienti dal PNRR, con la finalità di offrire ulteriore sostegno finanziario alle imprese a prevalenza femminile.

Quali sono i soggetti che possono inoltrare domanda?

Smart & Start Italia si rivolge alle start-up innovative, alle persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa ed alle imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede in territorio italiano.

Quali sono i requisiti di accesso previsti per le start-up innovative?

Le start-up innovative devono essere costituite da non più di 60 mesi, di piccola dimensione ed ubicate sul suolo nazionale.

Non possono accedere le imprese dedite alla produzione primaria di prodotti agricoli e all’estrazione di carbone ovvero le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione.

Smart & Start finanzia i piani d’impresa compresi tra 100.000 e 1,5 milioni di euro. Sono previsti altri particolari prerequisiti?

Tutti i progetti devono essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, mirare allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, intelligenza artificiale, blockchain e Internet of Things ed, infine, essere finalizzati alla valorizzazione dei risultati del sistema della ricerca.

Smart & Start offre agevolazioni sotto forma di finanziamenti agevolati a tasso zero dalla durata massima di 10 anni e a copertura dell’80% delle spese ammissibili, più un servizio di tutoraggio fino a 15.000 euro gestito dall’Ente Gestore.

Vi sono premialità aggiuntive?

L’importo del finanziamento viene elevato al 90% in caso di:

  • start-up interamente costituite da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni;
  • start-up con la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca, conseguito da non più di 6 anni, e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

Quali novità sono state introdotte dal Decreto del MISE datato 24 febbraio 2022?

Fino a pochi mesi fa solo le imprese con sede in una Regione del Mezzogiorno o nel Cratere sismico del Centro Italia potevano richiedere un contributo a fondo perduto pari al 30% dei finanziamenti concessi: in tal modo erano tenute a restituire solo il 70% di quanto ricevuto.

Il DM del 24 febbraio 2022 ha aggiunto la possibilità di convertire – a determinate condizioni – una quota del finanziamento in contributo a fondo perduto. La conversione viene consentita per un importo non superiore al 50% delle somme apportate da soci e/o investitori ed entro il limite inderogabile del 50% delle agevolazioni totali.

La possibilità di conversione è attualmente sospesa in attesa della pubblicazione di una circolare attuativa.

Quali sono le spese agevolabili dal bando?

Sono agevolabili i seguenti costi:

  • immobilizzazioni materiali nuovi di fabbrica;
  • immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;
  • servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa;
  • personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di titolo di dottorato di ricerca, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero;
  • capitale circolante entro un limite massimo del 20% (materie prime, altri servizi, godimento di beni di terzi).

Come funziona la procedura di accesso?

È possibile presentare domanda esclusivamente per via elettronica mediante la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet di Invitalia.

Invitalia S.p.A. valuta le domande in base all’ordine di arrivo, con una fase di valutazione che si conclude in 60 giorni, ivi compreso il colloquio con gli esperti di Invitalia.

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