Chiudi

Calabria – Fondo Regionale per il sostegno all’innovazione e ai settori strategici

Chi siamo > News > Bandi Regionali e Nazionali > Calabria – Fondo Regionale per il sostegno all’innovazione e ai settori strategici
Bandi Regionali e Nazionali
Giugno 23, 2025
Scheda riassuntiva
Periodo di apertura  Non noto
Beneficiari
  • PMI
  • Grandi imprese (riserva di 10 milioni)
Tipo di agevolazioni
  • Fondo perduto
  • Contributo in conto interessi
  • Finanziamento (agevolato + bancario)
Intensità dell’agevolazione
  • Fondo perduto: 30%
  • Conto interessi: parametrato sui finanziamenti
  • Finanziamento: 60%
Investimenti/costi ammissibili
  • Investimenti produttivi (obbligatori)
  • Investimenti innovativi
Regime di Aiuto Esenzione
Procedura di accesso Valutativa a sportello

Quali sono le finalità?

Attraverso il presente Avviso, la Regione Calabria – Dipartimento Sviluppo Economico intende sostenere attività di innovazione tecnologica ed industriale in coerenza con le sfide e gli ambiti individuati nella RIS3 regionale, nonché gli investimenti delle PMI e delle grandi imprese, realizzati e localizzati nella Regione Calabria, per favorire modelli di produzione che facciano perno sulla transizione ecologica e digitale.

Le grandi imprese possono presentare domanda limitatamente alle risorse di cui sul Fondo FSC 2021/2027 (10 milioni di euro).

A chi è rivolto il bando?

Possono presentare Domanda di Accesso le PMI e le grandi imprese come classificate nell’Allegato I del Regolamento GBER, costituite sotto forma di società di capitali o di società di persone o di ditta individuale, che esercitano una attività economica tra quelle ammissibili indicate nell’Allegato 3 al presente Avviso.

Per le imprese prive di sede operativa o unità produttiva nel territorio della Regione Calabria al momento della Domanda di Accesso, detto requisito deve sussistere al momento del primo pagamento dell’aiuto concesso.

Sono escluse le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli e/o nei settori di cui all’Art. 13 del Regolamento GBER (siderurgico; lignite; carbone; trasporti e relative infrastrutture; produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche; banda larga).

Ai fini dell’ammissibilità, le imprese devono essere in possesso di capacità economico finanziaria, operare in conformità alla legislazione contributiva, assistenziale (DURC), antimafia, edilizia, urbanistica e aiuti di Stato. Le imprese non devono essere in difficoltà, devono avere la piena disponibilità degli immobili

Quali agevolazioni offre?

Gli aiuti sono concessi nella forma del contributo a fondo perduto e del contributo in conto interesse oltre all’eventuale componente d’aiuto derivante dal finanziamento agevolato.

Le intensità massime per gli investimenti produttivi – in conformità alla Carta degli Aiuti a finalità regionale – sono fissati al 40% per le grandi imprese, 50% per le medie imprese e 60% per le piccole imprese. Le spese relative a consulenze di cui alla lettera e) sono, tuttavia, riconosciute per le sole PMI con un limite massimo del 50%.

Le intensità massime per gli investimenti innovativi sono così stabilite:

  • Ricerca industriale – 70% per le piccole imprese, 60% medie imprese e 50% per le grandi imprese;
  • Sviluppo sperimentale – 45% per le piccole imprese, 35% per le medie e 25% per le grandi imprese;
  • Premialità – è riconosciuta una premialità del 15% (entro e non oltre l’80% dei costi ammissibili) in caso di diffusione dei risultati, ai sensi e nei limiti di cui all’art. 25 paragrafo 4 del Regolamento di esenzione.

Di seguito le agevolazioni concesse dal bando:

  • Contributo a fondo perduto: 30%, purché entro e non oltre i limiti delle intensità massime;
  • Contributo in conto interessi: parametrati sulla base dei finanziamenti agevolati su un piano convenzionale di ammortamento, con rate semestrali costanti posticipate scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno e mai superiori all’ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso del 2% massimo sul medesimo piano di ammortamento;
  • Finanziamento agevolato: concesso a valere sul Fondo Regionale erogato da CDP per il tramite della relativa Banca Finanziatrice nella misura massima del 30% insieme e congiuntamente ad un finanziamento bancario a tassi di mercato di eguale durata ed importo; la durata è compresa tra 4 e 10 anni, incluso il periodo di ammortamento;

L’importo del finanziamento, unitamente al contributo a fondo perduto non può essere superiore al 90% delle spese relative al programma di investimento ammissibili alle agevolazioni.

Le agevolazioni sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche qualificate come aiuti di Stato o non qualificate come tali nei limiti dei costi massimi ammissibili e della disciplina di riferimento.

Le risorse complessivamente disponibili ammontano a 35 milioni, di cui 10 milioni a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione della programmazione 2021- 2027 (FSC 2021/2027).

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammessi in linea obbligatoria investimenti conformi al DNSH produttivi o per lo sviluppo di attività turistiche diretti alla realizzazione di nuove unità produttive, ampliamento della capacità di unità produttive esistenti, diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente, cambiamento fondamentale del processo produttivo o acquisizione degli attivi di un’unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza dell’acquisizione.

In caso di investimenti produttivi con finalità di diversificazione, le grandi imprese e le PMI sono tenute a garantire che i costi ammissibili superino almeno del 200 % il valore contabile degli attivi riutilizzati, registrato nell’esercizio finanziario precedente l’avvio dei lavori.

Inoltre, sono ammissibili anche progetti innovativi, esclusivamente in abbinamento ad investimenti produttivi ed entro nella misura massima del 50% dell’intervento ammissibile complessivo.

Ai fini dell’ammissibilità, i progetti hanno importi compresi tra 750.000 e 25 milioni di euro, sono avviati dopo la presentazione della domanda e conclusi entro 24 mesi dalla data di concessione dell’aiuto. Entro tale termine tutte le spese ammissibili devono essere fatturate e pagate dal Soggetto Beneficiario.

Quali sono i costi ammissibili?

Le spese sono ammissibili dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di accesso.

Investimenti produttivi

  • a) Macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica in linea con i dettami dell’Industria 4.0 e del Green Deal europeo, compatibili con le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti e servizi, ovvero processi di produzione sostanzialmente migliorati per raggiungere obiettivi di transizione ecologica e digitale;
  • b)
    • b1- acquisto di suolo aziendale e sua sistemazione, nella sola ipotesi di creazione di una nuova unità produttiva (nel limite del 10% dell’importo complessivo del Programma di investimento);
    • b2- acquisto o realizzazione di immobili, nella sola ipotesi di creazione di una nuova unità produttiva;
    • b3 –opere murarie e assimilate.
      Le spese di cui alle sottovoci b2-b3 non possono in ogni caso superare complessivamente il limite del 40% dell’investimento ammissibile dell’intero Programma di Investimento (ad eccezione dei progetti di sviluppo di attività turistiche per i quali tale limite è elevato al 70%);
  • c) Programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali del proponente, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate, concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal Programma di Investimento;
  • d) Studi di fattibilità, progettazioni ingegneristiche e direzione lavori, relazioni tecnico-estimative e/o perizie asseverate da tecnici iscritti ad Albi. Le spese di cui alla presente lett. d) non possono in ogni caso superare il limite del 3% dell’investimento ammissibile per gli Investimenti produttivi;
  • e) Spese relative a consulenze, per le sole PMI, strettamente connesse al programma di investimenti produttivi e inerenti certificazioni, lay-out produttivi e organizzazione processi produttivi, studi sul processo produttivo e sui prodotti (shelf-life, packaging, ecodesign, ecc.).

 

Le spese di cui alle lettere d) ed e) che precedono sono ammesse nel limite del 4% complessivo dell’investimento ammissibile per gli Investimenti Produttivi.

 

Investimenti innovativi

  • a) Spese di personale determinati facendo riferimento ai costi standard applicabili;
  • b) Strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il Programma di Investimento;
  • c) Costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato (arm’s length), nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del Programma di Investimento;
  • d) Altri costi di esercizio: costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’attività di ricerca (materie prime, componenti, semilavorati, materiali commerciali e materiali di consumo specifici);
  • e) Spese generali

Le spese di cui alle lettere b), c), d) ed e) sono riconosciute per un importo forfettario fino al 40% dei costi di personale.

Come funziona la procedura di accesso? 

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa nelle finestre temporali che saranno fissate con appositi provvedimenti da Regione Calabria e Fincalabra S.p.A.

Mostra commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *