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Sardegna – Contratti di insediamento settore turistico ricettivo

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Bandi Regionali e Nazionali
Giugno 23, 2025

Sardegna – Contratti di insediamento settore turistico ricettivo

Periodo di apertura  18 luglio – 20 ottobre 2025
Beneficiari
  • PMI
  • Grandi imprese
Tipo di agevolazioni
  • Fondo perduto
  • Sovvenzioni + Strumenti finanziari
Intensità dell’agevolazione 20%-50%
Investimenti/costi ammissibili
  • Investimenti produttivi in ambito turistico
  • Consulenze, solo per PMI
Regime di Aiuto Esenzione
Procedura di accesso Negoziale

Quali sono le finalità?

Il bando ha la finalità di favorire il recupero e la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, rifunzionalizzando in chiave turistico-ricettiva edifici dismessi e valorizzando il patrimonio storico artistico-rurale, oltre a sostenere il miglioramento delle strutture turistico-ricettive e dei servizi turistici, migliorando gli standard di offerta, con il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e di promuovere un’offerta turistica sostenibile, dal punto di vista ambientale ed energetico, accessibile, inclusiva, responsabile e basata sull’innovazione e digitalizzazione dei servizi.

Infine, il bando sostiene la transizione ecologica del sistema di produzione e di consumo regionale e la crescita dell’economia circolare nonché la transizione energetica, con focus sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.

A chi è rivolto il bando?

Il bando è rivolto a PMI e grandi imprese, in forma singola o mediante contratto di rete, regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, in regime di contabilità ordinaria, in possesso di codici ATECO 55.10, 55.30 e 56.11, nel pieno e libero esercizio dei diritti, non in difficoltà, non in stato di fallimento o altra procedura concorsuale.

Le imprese devono altresì essere in possesso di sede legale o unità locale in Sardegna (entro la data di sottoscrizione del contratto di investimento), operare in conformità alla normativa antimafia, lavoro, contributiva, relativa alla copertura assicurativa e antiriciclaggio.

Con riferimento ai codici 55.10 e 55.30 sono ammissibili interventi proposti aventi ad oggetto unicamente strutture ricettive alberghiere e ricettive all’aria aperta ossia alberghi, alberghi residenziali, condhotel, villaggi albergo, alberghi diffusi, alberghi rurali, campeggi, villaggi turistici e marina resort.

Quali agevolazioni offre?

Le agevolazioni sono riconosciute sotto forma di contributi a fondo perduto con intensità determinate in fase negoziale nel rispetto dei limiti minimi e massimi.

Riepilogo intensità agevolative ex art. 14 Regime di Esenzione
Piccole imprese 40% – 45% – 50%
Medie imprese 30% – 35% – 40%
Grandi imprese 20% – 25% – 30%
È prevista una premialità del 10% per gli investimenti realizzati esclusivamente nei Comuni del Sulcis Iglesiente ricompresi nell’ambito di intervento del Just Transition Fund e del Piano Sulcis.

Qualora il Soggetto proponente richieda la concessione di una sovvenzione a fondo perduto ai sensi dell’art.14 del Regolamento (UE) n. 651/2014, è tenuto ad apportare un contributo finanziario di almeno il 25% dei costi ammissibili, attraverso risorse proprie o derivanti da finanziamenti esterni purché in una forma priva di qualsiasi sostegno pubblico.

Le agevolazioni previste per il piano di consulenza sono pari al 50% esclusivamente per piccole e medie imprese.

In alternativa ai soli contributi a fondo perduto, le agevolazioni possono essere riconosciute sotto forma di combinazione tra strumento finanziario e sovvenzione.

Le risorse disponibili ammontano a 42 milioni di euro, di cui 22 milioni riservati alle PMI e 20 milioni riservati alle grandi imprese.

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammissibili investimenti aventi ad oggetto:

  • realizzazione o l’ampliamento di strutture ricettive alberghiere o all’aria aperta sotto forma di recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, restauro e risanamento conservativo, la ristrutturazione o la manutenzione straordinaria di immobili che presentano interesse artistico e storico (purché con capacità ricettiva finale superiore a 7 camere), restauro e risanamento conservativo, la ristrutturazione o la manutenzione straordinaria di edifici rurali, recupero e riqualificazione di edifici abbandonati da almeno tre anni, realizzazione di nuovi edifici NZEB e/o la realizzazione di infrastrutture o impianti per l’erogazione di servizi funzionali integrati e accessori per il miglioramento dell’offerta turistica territoriale (con l’obiettivo di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici o volti a incrementare il livello di attrattività turistica e caratterizzazione dell’ambito territoriale di riferimento);
  • realizzazione di interventi su immobili esistenti e già destinati a strutture ricettive alberghiere al fine del miglioramento della sostenibilità energetica e ambientale o per l’adattamento al cambiamento climatico, ivi incluse anche le spese per gli interventi di efficienza energetica delle strutture, minimizzazione dei consumi energetici, installazione di nuovi impianti solari fotovoltaici in autoconsumo connessi alla rete elettrica su edifici e muniti di sistema di accumulo, di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, che siano destinate ad uso esclusivo della struttura turistica oggetto dell’intervento;
  • la realizzazione di infrastrutture, impianti o l’acquisto di attrezzature o di servizi che permettano a persone con esigenze speciali la fruizione dell’offerta ricettiva ed eventualmente degli attrattori presenti nell’ambito territoriale di riferimento;
  • realizzazione di interventi di digitalizzazione, tra cui anche le spese per l’acquisto di soluzioni hardware e software per l’accessibilità ai servizi applicativi e il relativo sviluppo, l’introduzione di soluzioni per la gestione informatizzata delle prenotazioni e di pagamento, la creazione e gestione di contenuti digitali per la promozione dell’offerta turistica.

La dimensione dell’investimento minima dell’investimento è di 3 milioni di euro; la dimensione massima è di 15 milioni in caso di piccole imprese, 20 milioni in caso di medie imprese e 25 milioni in caso di grandi imprese.

Qualora la Proposta di Investimento sia presentata da più imprese in forma aggregata tramite lo strumento del contratto di rete, la quota della Proposta di Investimento di competenza del mandatario e delle singole imprese aderenti non deve essere inferiore a euro 1,5 milioni di euro.

L’unità produttiva nella quale sono realizzati gli investimenti deve essere conforme alla normativa vigente in materia edilizia, urbanistica e paesaggistica e dotata degli eventuali titoli autorizzatori o abilitativi. Se gli immobili esistenti richiedono una variazione della destinazione d’uso e/o di atti in sanatoria per opere realizzate senza la necessaria autorizzazione, deve essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesta la sussistenza delle condizioni per la variazione e/o la sanatoria a firma congiunta del legale rappresentate dell’impresa e di un tecnico abilitato. In ogni caso il Beneficiario deve avere la disponibilità del bene per una durata residua pari a 5 anni.

La Proposta di Investimento deve essere realizzata entro il termine massimo di 42 mesi dalla stipula del contratto di investimento e, in ogni caso, non oltre il 30.08.2029.

Quali sono i costi ammissibili?

Sono ammesse solamente le spese sostenute dopo la presentazione della domanda:

  • a) acquisto del terreno/suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% del complessivo investimento produttivo ammissibile, per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
  • b) immobili e/o opere murarie e assimilate (incluso l’acquisto dell’immobile), le quali non possono eccedere cumulativamente il 50% del valore del Progetto ammesso ad agevolazione;
  • c) acquisto di impianti, macchinari, e attrezzature varie, nuovi di fabbrica; rientrano in tale categoria l’acquisto di arredi, ivi inclusa l’illuminotecnica, le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione;
  • d) investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma, nella misura massima del 5%. Per le grandi imprese, i costi degli attivi immateriali sono ammissibili non oltre il 50% dei costi totali d’investimento ammissibili per l’investimento iniziale;
  • e) spese per progettazioni, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie BIM, e direzione lavori, collaudo, necessarie alla realizzazione degli interventi, comprensive delle relazioni, delle asseverazioni e degli attestati tecnici, ove richiesti, nel limite del 4% del totale delle spese ammissibili di cui alla lettera b).

Per le sole PMI sono ammissibili, altresì, le spese indicate nel Piano dei servizi relative a consulenze prestate da consulenti esterni che siano connesse e coerenti con la Proposta di Investimento e finalizzate a:

  • sostenere la competitività dei sistemi produttivi e delle filiere esistenti o in via di formazione sul territorio regionale attraverso processi di collaborazione e di integrazione interaziendali;
  • migliorare il posizionamento competitivo delle imprese;
  • sostenere l’impresa nel processo di transizione digitale, ecologica ed energetica, in chiave di innovazione e di Smart Specialization Strategy;
  • accrescere la competitività e lo sviluppo delle imprese esistenti attraverso il miglioramento delle competenze gestionali, tecnologiche, organizzative e commerciali;
  • sostenere le imprese che intendano proporsi o rafforzare la propria presenza sui mercati esterni a quello regionale;
  • conseguire certificazioni di qualità, ambientali e di responsabilità sociale secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciute.

Come funziona la procedura di accesso? 

La procedura di selezione è di tipo concertativo-negoziale e si articola in due distinte fasi la prima preselettiva e negoziale, la seconda valutativa. La prima fase è finalizzata a verificare la ricevibilità e ammissibilità della Proposta di Investimento presentata in sede di Manifestazione di interesse e, quindi, attraverso la negoziazione a definire tipologia, entità e combinazioni delle agevolazioni concedibili da inserire nella Domanda.

Le manifestazioni di interesse possono essere presentate dalle ore 12:00 del giorno 18.07.2025 alle ore 12:00 del giorno 20.10.2025.

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