OPEN INNOVATION E PROCUREMENT
Articolo a firma di Francesca Filippi, Senior Business Developer di Ayming Italia
Si deve a Henry William Chesbrough, nella sua pubblicazione del 2003 “Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology”, l’utilizzo per la prima volta e la definizione del termine open innovation: “Open Innovation is the use of purposive inflows and outflows of knowledge to accelerate internal innovation, and expand the markets for external use of innovation, respectively. This paradigm assumes that firms can and should use external ideas as well as internal ideas, and internal and external paths to market, as they look to advance their technology”.
L’open innovation è quindi un modello di innovazione aperta e collaborativa, basato su technology transfer e absorptive capacity secondo una relazione biunivoca che favorisce lo spill over tecnologico: outside-in, in cui si cerca all’esterno della realtà aziendale l’innovazione (in termini non solo di tecnologie ma anche di competenze – non dimentichiamo che sono le persone a fare innovazione) e inside-out, in cui si condivide all’esterno, secondo modalità di knowledge sharing, l’innovazione prodotta internamente.
L’open innovation ha quindi due dimensioni: inbound, in cui si applicano all’interno le conoscenze acquisite dall’esterno, e outbound, in cui le conoscenze sviluppate internamente vengono condivise e sfruttate anche all’esterno.
All’interno di questo quadro, possiamo individuare due direttrici attraverso cui il procurement può favorire l’open innovation: l’una guardando il procurement come team di persone; l’altra come funzione aziendale, che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre maggiore di supporto al business.
Cosa significa guardare al procurement come team di persone? In che modo il procurement inteso come team di persone e risorse all’interno dell’azienda può favorire l’open innovation? Perché un modello di open innovation abbia successo e sia realmente implementato, è necessario non solo un’accurata pianificazione e gestione, ma anche e soprattutto la condivisione da parte delle persone, che sono gli attori e gli esecutori del cambiamento strategico che l’adozione di un modello di open innovation comporta, in termini di modelli di business, competenze e cultura organizzativa.
L’altra direttrice vede invece coinvolto il procurement nella sua funzione aziendale di “ufficio acquisti”, soprattutto in relazione alle politiche e procedure di vendor rating.
Per meglio comprendere, facciamo un passo indietro ripercorrendo le principali modalità per attuare un percorso di open innovation.
Secondo Mind the Bridge e Nesta sei sono le principali modalità operative, elencate di seguito secondo il grado di impegno, per entrambi i partner (azienda strutturata e startup), crescente:
- Eventi one-off, come ad esempio hackathons, o condivisione di risorse con startup, come ad esempio spazi nella forma di hospitality
- Trend spotting: apertura di innovation outpost nei principali hub di innovazione (Silicon Valley e Israele in primis)
- Startup procurement: introduzione di procedure startup friendly per favorire le relazioni commerciali tra aziende strutturate e startup, soprattutto scaleup
- Acceleratori aziendali, negli ultimi anni sempre più esternalizzati
- Investimenti in startup, ad esempio investimenti in corporate venture capital
- Acquisizione di startup
Concentriamoci sullo startup procurement, che coinvolge il procurement in prima linea, riportando qualche dato sui trend adottati negli ultimi anni dalle principali aziende europee che investono in startup1.
I risultati ottenuti evidenziano come siano state attuate con maggior frequenza strategie a basso impegno: la quasi totalità delle aziende analizzate ha infatti implementato eventi one-off, seguiti dallo startup procurement, implementato dall’87% del campione.
Aggiungiamo un ulteriore dato: la crescita del numero di start up innovative. Riferendoci solo all’Italia, il numero di startup innovative è passato, tra settembre 2013 e lo stesso mese del 2018, da 1.172 a 9.6232 registrando così una crescita del 721%.
Da quadro sopra delineato emerge chiaramente come il procurement possa e debba giocare un ruolo chiave di fautore dell’open innovation, favorendo le relazioni commerciali con le startup, da sempre fucina di idee e progetti innovativi.
Le procedure e policy interne delle aziende più strutture rappresentano spesso un ostacolo all’avvio di relazione commerciali con micro-imprese di recente formazione quali le startup, che non presentano, ad esempio, i requisiti patrimoniali e finanziari per accreditarsi negli albi fornitori.
Ecco allora che il procurement può farsi promotore dell’introduzione di procedure startup-friendly che abbattano le barriere procedurali allo sviluppo dell’open innovation, favorendo gli accordi commerciali tra le grandi aziende e le start up.
Tra le principali soluzioni adottate per favorire l’avvio di una relazione commerciale con startup – generalmente nella fase iniziale attraverso progetti pilota (PoC) – possiamo elencare:
- corsie preferenziali (“fast track”) per l’accreditamento agli albi fornitori con la definizione di vendor rating ad hoc: utilizzato dal 58% del campione3 intervistato;
- definizione di modelli contrattuali semplificati: utilizzato dal 42% del campione intervistato;
- procedure dedicati quali condizioni di pagamento agevolate: utilizzato dal 30% del campione intervistato;
- La conferma dell’importanza dello strumento è testimoniata anche dal trend di crescita del suo utilizzo, passato dall’87% nel 2017 al 93% nel 2018, con una previsione del 97% nel 20194.
1 Il campione si basa su 31 aziende europee classificate nel monitor SEP Europe’s Corporate Startup Stars 2017. Fonte: Onetti A., Bielli S., Sol Eskenazi A., Open Innovation in Europe: A snapshot of the SEP Europe’s Corporate Startup Stars 2017, Mind the Bridge & Nesta, 2017
2 Fonte: Studio ed Elaborazione dati Infocamere, 2018
3 Il campione si basa su 31 aziende europee classificate nel monitor SEP Europe’s Corporate Startup Stars 2017.
Fonte: Onetti A., Bielli S., Sol Eskenazi A., Open Innovation in Europe: A snapshot of the SEP Europe’s Corporate Startup Stars 2017, Mind the Bridge & Nesta , 2017
4 Fonte: Macro-Trends for 2019 in Corporate-Startup Engagement, Mind The Bridge & Nesta
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