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Toscana – Ammodernamento frantoi oleari

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Bandi PNRR
Novembre 21, 2023

PNRR Toscana– Ammodernamento frantoi oleari

Periodo di apertura  

10 novembre 2023 – 15 gennaio 2024

Beneficiari

PMI + grandi imprese

 Agevolazione    

Fondo perduto  

Procedura di accesso 

Valutativa a graduatoria

Quali sono le finalità del bando?

Il bando sostiene interventi per investimenti finalizzati alla sostituzione degli impianti più obsoleti dei frantoi oleari con l’introduzione di impianti di molitura ed estrazione a “2 o 3 fasi” e l’ammodernamento degli stessi. Nello specifico, gli investimenti dovranno riguardare:  

  • sostituzione/ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva e dei relativi sottoprodotti/reflui di lavorazione, al fine di migliorare la performance ambientale soprattutto nella fase di produzione e gestione di sanse ed acque di vegetazione; 
  • ammodernamento/ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’introduzione di nuovi impianti e tecnologie e nel rispetto del principio DNSH. 

A chi è rivolto il bando?

Possono inoltrare domanda le aziende agricole e le imprese agroindustriali – PMI e grandi imprese – titolari di frantoi oleari, che effettuano estrazione di olio extravergine di oliva, iscritte nel Portale dell’olio di oliva del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), che hanno compilato il registro telematico di carico/scarico olio e sono in possesso delle specifiche autorizzazioni ambientali richieste per lo svolgimento delle attività aziendali.  

Ai fini dell’accesso, le grandi imprese sono tenute a descrivere nella domanda di aiuto lo scenario controfattuale costituito da eventuali progetti o attività alternativi realizzabili in assenza di aiuti, fornendo elementi giustificativi. 

Quali agevolazioni offre il bando “Ammodernamento frantoi oleari” di Regione Toscana?

Il sostegno pubblico previsto è nella forma di contributo in conto capitale calcolato sulla spesa ammessa a finanziamento applicando la percentuale massima del 65% prevista dalla normativa europea di riferimento. L’entità massima del contributo è di 600.000 euro.   

In relazione agli stessi costi ammissibili, gli aiuti possono essere cumulati con altri aiuti di Stato (de Minimis inclusi) nel rispetto del divieto del doppio finanziamento e purché tale cumulo non porti al superamento dell’intensità massima di aiuto. Gli aiuti possono, altresì, essere cumulati con qualsiasi altra misura di sostegno finanziata con risorse pubbliche, purché tale cumulo non riguardi gli stessi costi ammissibili.  

Le risorse finanziarie ammontano a 8,3 milioni di euro.  

Quali sono i progetti ammissibili?

A fini di ammissibilità, i progetti hanno costi totali superiori a 30.000, sono avviati dopo la presentazione della domanda di sostegno e devono concludersi entro il 31 gennaio 2026 e comportare almeno uno tra i seguenti effetti:  

  • a) una diminuzione del fabbisogno di energia necessaria per condurre i processi di raffinazione per la produzione di olio extravergine di oliva; 
  • b) una maggiore produzione di olio a parità di materie prime in ingresso connesso ad un aumento di efficienza del processo estrattivo;  
  • c) un minor impatto ambientale dovuto allo smaltimento delle sanse, all’utilizzo di una minore quantità di acqua, al miglior controllo del processo e/o gestione dei rifiuti e sottoprodotti della trasformazione;  
  • d) contributo al tagging clima come da dichiarazione prevista nel Piano Tecnico Finanziario. 

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti tipologie di spesa: 

  • Investimenti materiali, lavori e opere edili quali ammodernamento/ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’introduzione di nuovi impianti e tecnologie e nel rispetto del principio DNSH; 
  • Investimenti materiali, macchinari e attrezzature, quali sostituzione/ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva e dei relativi sottoprodotti/reflui di lavorazione al fine di migliorare la performance ambienta-le soprattutto nella fase di produzione e gestione di sanse ed acque di vegetazione;  
  • Spese generali, collegate ai costi precedenti, come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica, sono calcolate in base alla metodologia di calcolo per unità di costo standard (UCS) adottata dalla Rete Rurale Nazionale/MIPAAF, per un importo massimo pari al 10% degli investimenti complessivi.  

Per gli investimenti realizzati dalle grandi imprese, è previsto che l’importo dell’aiuto sia limitato al minimo sulla base del cosiddetto approccio del “sovraccosto netto” e che tale importo non superi il minimo necessario per rendere il progetto sufficientemente redditizio. 

Come funziona la procedura di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a graduatoria. È possibile presentare domanda dal 10 novembre 2023 al 15 gennaio 2024.  

Per le grandi imprese è fatto obbligo di allegare insieme alla domanda un’apposita relazione descrittiva riportante lo scenario controfattuale costituito da eventuali progetti o attività alternativi realizzabili in assenza di aiuti.  

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