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Credito d’Imposta ZES Unica: firmato il decreto attuativo

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Maggio 21, 2024

Dopo un processo amministrativo complesso, è stato sbloccato il credito d’imposta per le imprese che investono nella ZES (Zona Economica Speciale) Unica del Mezzogiorno, con un finanziamento di 1,8 miliardi di euro previsto dal decreto Sud di settembre scorso.

Come riporta IlSole24Ore il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto attuativo, sviluppato dal Ministero per gli Affari Europei, il Sud, la Coesione e il PNRR, con la collaborazione del MEF.

Dettagli sulle modalità di accesso

A partire dal 12 giugno 2024, le imprese potranno trasmettere le comunicazioni relative agli investimenti effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024. Questi investimenti daranno diritto al nuovo credito d’imposta ZES Unica, con un fondo stanziato di 1,8 miliardi di euro. L’Agenzia delle Entrate definirà a breve il modello di comunicazione da utilizzare.

Regioni Interessate dal Credito d’Imposta ZES Unica

La ZES Unica del Mezzogiorno include le seguenti regioni:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sicilia
  • Sardegna

Possono accedere al credito tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile, che sono già presenti o che intendono insediarsi in queste zone. L’investimento minimo richiesto è di 200.000 euro, mentre il massimo è di 100 milioni.

ZES Unica: spese ammissibili

Le imprese che acquistano beni strumentali potranno beneficiare di un credito d’imposta. Questo incentivo mira a stimolare gli investimenti in beni materiali destinati a strutture produttive situate nei territori della ZES Unica del Mezzogiorno.

Il credito d’imposta agevola investimenti aventi importo compreso tra 200.000 e 100 milioni di euro 

  • facenti parte di un progetto di investimento iniziale, che consiste nella creazione di nuovo stabilimento, diversificazione della produzione, ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente ovvero nell’acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento chiuso o in via di chiusura (art. 2 punti 49, 50 e 51, del regolamento UE n. 651/2014);  
  • acquisto – anche mediante contratti di locazione finanziaria – di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio agevolato;
  • acquisto di terreni e all’acquisizione, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 ed entro un limite massimo del 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. 

Specifiche per le Imprese Agricole

Le imprese agricole dovranno fare riferimento alle disposizioni del decreto agricoltura, che ha modificato la misura originaria per questo settore specifico.

Comunicazione degli investimenti

Le imprese devono inviare il modello di comunicazione degli investimenti effettuati e quelli programmati all’Agenzia delle Entrate dal 12 giugno al 12 luglio 2024. Le spese devono essere certificate da un revisore.

Il credito d’imposta è destinato agli investimenti in beni strumentali effettuati dal 1° gennaio al 15 novembre 2024. Sono agevolabili le spese per l’acquisto o il leasing di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie, inclusi terreni e immobili strumentali, a condizione che il valore di terreni e immobili non superi il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Aliquote credito d’imposta ZES Unica per regione e dimensioni d’impresa

Il credito d’imposta è concesso nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 per le Regioni e/o le aree agevolate individuate dalla medesima Carta. 

Regioni 

Piccole Imprese

(Max investimento: 50 milioni di euro) 

Medie Imprese 

(Max investimento: 50 milioni di euro) 

Grandi Imprese 

(e PMI per investimenti oltre 50 milioni di euro) 

Campania, Puglia, Calabria, Sicilia 

60% 

50%  40% 

Basilicata, Sardegna, Molise 

50%  40% 

30% 

Abruzzo 

Solo nei Comuni di riferimento inclusi nelle zone c) della Carta degli Aiuti 2022-2027  

35% 

25% 

15% 

Investimento massimo  

100 milioni di euro  

 Nelle aree di Taranto in Puglia e del Sulcis in Sardegna, le percentuali di incentivo aumentano di 10 punti percentuali per ogni categoria di dimensione d’impresa.

Per investimenti superiori ai 50 milioni, l’incentivo è calcolato secondo la metodologia dell’“importo di aiuto corretto”. L’Agenzia delle Entrate determinerà l’importo totale del credito spettante, rapportando il limite di spesa complessivo ai crediti totali richiesti.

Esclusioni e non cumulabilità

Il credito d’imposta ZES è cumulabile:

  • con aiuti de minimi se altri aiuti di Stato (es. Nuova Sabatini) che abbiano a oggetto gli stessi costi, a condizione di non superare l’intensità massima consentita. Tuttavia è utile precisare che il Bonus ZES è già pari all’intensità massima agevolativa consentita;
  • con altre misure agevolative di carattere fiscale, nei limiti delle spese effettivamente sostenute (es. Credito d’imposta 4.0).

Il credito d’imposta non è cumulabile:

  • con il credito d’imposta Transizione 5.0.
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