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Investimenti sostenibili 4.0

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Podcast
Maggio 12, 2022

Nel nuovo podcast di Ayming Institute, Federica Alba, Marketing Operations Senior Consultant, e Chiara Landolfo, Innovation Junior Consultant, analizzano le possibilità offerte dal bando Investimenti Sostenibili 4.0 a disposizione delle PMI del settore manifatturiero e dei servizi.

 

Oggi approfondiremo i temi riguardanti il bando Investimenti sostenibili 4.0.

Il bando “Investimenti sostenibili 4.0” essenzialmente agevola i programmi di investimento coerenti con il piano Transizione 4.0 e in linea con obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea.

Quali sono i soggetti che possono presentare domanda?

Possono presentare domanda le PMI del settore manifatturiero e di quello dei servizi, con almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese.

Sono previsti particolari limitazioni con riferimento alle imprese manifatturiere?

No, non c’è nessuna particolare limitazione per loro. Il bando comprende tutti i codici ATECO della categoria C – Manifatturiera, con alcune limitate eccezioni in ambito estrattivo e dell’industria siderurgica.

I limiti più stringenti riguardano invece le imprese attive nel settore dei servizi, dato che sono ammessi solo una ventina di codici ATECO, elencati nell’Allegato 4 del bando.

Quali sono le intensità agevolative?

Nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, il contributo per le piccole imprese può arrivare fino al 60% delle spese ammissibili e fino al 50% per le medie imprese.

In Basilicata, Molise e Sardegna Il contributo è pari al 50% per le piccole imprese e al 40% per le medie imprese.

Invece, per tutte le altre Regioni il contributo è pari al 35% per le piccole imprese e al 25% per le medie imprese.

Sono previste anche delle premialità aggiuntive?

Sì, è prevista una piccola premialità del 5% nel caso in cui i progetti vengano completati in 9 mesi invece di 12. Questo ulteriore incentivo, però, è riservato solo alle imprese nelle Regioni del Mezzogiorno.

Quali sono i progetti ammissibili?

I progetti ammissibili devono avere due caratteristiche:

  • Innanzitutto, devono essere finalizzati alla transizione verso l’economia circolare o il miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa.
  • In secondo luogo, devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, con contenuto tecnologico elevato e l’uso di una o più tecnologie individuate dal Piano nazionale Transizione 4.0;

In particolare, l’ammontare delle spese riconducibili alle tecnologie 4.0 deve risultare prevalente rispetto al totale dei costi ammissibili del programma.

Quali sono i costi che possono essere coperti dagli Accordi per l’innovazione?

Sono ammissibili i costi relativi a macchinari, impianti e attrezzature, opere murarie, programmi informatici, licenze e certificazioni ambientali. Inoltre, per i programmi aventi ad oggetto il miglioramento della sostenibilità energetica, sono coperti anche i costi di diagnosi energetica dell’unità produttiva.

Il bando può coprire anche spese in forma forfettaria?

Purtroppo, no.

Il bando non consente la copertura di spese forfettarie. Sono anzi presenti vincoli molto restrittivi in merito agli investimenti ammessi, specificati negli Allegati.

Quali sono i termini e le modalità per accedere alle agevolazioni previste dal bando?

Il bando prevede un unico sportello, che aprirà il 18 maggio.

La compilazione delle domande però è consentita già dal 4 maggio, attraverso la procedura online e con la documentazione disponibile sul sito di Invitalia.

Quali sono i tempi di istruttoria e le modalità di erogazione?

Invitalia provvede alla verifica dei requisiti di ammissibilità e all’istruttoria delle domande entro 60 giorni dalla data di presentazione della stessa.

L’erogazione dell’agevolazione, invece, avviene in non più di 3 stati di avanzamento lavori.

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