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Report di Sostenibilità Ayming 2020: la “Cultura della Sostenibilità” per migliorare l’impatto aziendale sulla collettività

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Le news di Ayming Institute
Aprile 22, 2021

Cristina Melardi e Katiuscia Terrazzani

Impact Manager e Managing Director di Ayming Italia

Ayming Italia lancia oggi, in occasione dell’Earth Day, il Report di Sostenibilità 2020 che illustra i traguardi raggiunti e le azioni intraprese in termini di impatto socio-ambientale positivo.

Per celebrare l’occasione Katiuscia Terrazzani, Managing Director, e Cristina Melardi, Impact Manager, ci racconteranno le principali tappe del percorso che ha portato Ayming Italia ad essere la prima Società Benefit del Gruppo.

Il cambio di statuto è avvenuto formalmente nel 2018 ma, in realtà, ha radici molto più profonde e nasce dalla volontà di sviluppare un modello di business sostenibile che riesca a coniugare risultati concreti e durevoli per i nostri stakeholders ed un impatto positivo sul territorio, sulle persone e sull’ambiente.

Lasciamo quindi la parola a Katiuscia Terrazzani e a Cristina Melardi per questo Q&A sulla Cultura della Sostenibilità che caratterizza Ayming Italia.

Il 25 gennaio 2018 Ayming Italia è diventata la prima Società Benefit del Gruppo internazionale: cosa vi ha portato a modificare il vostro Statuto?

Cristina Melardi: Per Ayming, il 25 gennaio 2018 rappresenta la data simbolo di un grande percorso, che trae origine da riflessioni e studi condotti già nel 2017 e che ad oggi ci ha portato ad essere la prima Società Benefit del gruppo Ayming.

Il 25 gennaio 2018 Ayming ha variato la propria forma giuridica, inserendo nel proprio Statuto (accanto al primo obiettivo, di profitto), l’impegno di portare un impatto positivo nel mondo. La decisione di modificare lo Statuto è stata motivata dalla volontà di dare un imprinting forte ai nostri Stakeholder, in un mondo economico in cui l’impatto socio-ambientale era un aspetto ancora poco contemplato. Oggi la sostenibilità è all’ordine del giorno; all’epoca invece era vista con diffidenza.

Il mondo (i governi e la società civile) reclamava la partecipazione attiva delle aziende, per un cambiamento globale. Una scelta di responsabilità che qualcuno faticava a contemplare.

Ayming Italia invece già da prima del 2018, intravedeva nella Sostenibilità un vero e proprio driver economico innovativo, un cambio di passo e ci siamo lanciati! Per caratteristiche proprie, siamo sempre stati un’Azienda pronta a cogliere nuove sfide ed è ciò che abbiamo fatto anche in questo caso: abbiamo avuto l’audacia, il coraggio e la capacità di intuire il cambiamento del mercato e della società. Volevamo fare la differenza.

Oggi, a distanza di oltre tre anni, possiamo dire che questa sfida ha dato i suoi frutti e che è stata una scelta indovinata, che ci ha permesso di anticipare le esigenze dei nostri interlocutori, ponendoci giorno dopo giorno tra gli attori protagonisti di un nuovo modello economico.

Katiuscia Terrazzani: Quello che Ayming Italia è oggi in termini di percorso di sostenibilità nasce prima del 25 gennaio 2018 e della formalizzazione del cambio di statuto. Si tratta di un percorso intrapreso grazie ad una cultura della sostenibilità già presente in Ayming anche all’epoca, affinata poi nel tempo, e mi ricollego al concetto di cultura per parlare delle persone. Se non avessimo avuto un’organizzazione con una spiccata sensibilità, pronta ad accogliere questa sfida, questo percorso verso la sostenibilità non lo avremo mai fatto.

Cristina, tu sei la Impact Manager di Ayming Italia. Dal 2018 ad oggi in azienda si è sviluppata una vera e propria cultura sostenibile. Quali sono i pillar su cui avete fondato il cambiamento?

Cristina Melardi: I pillar che hanno portato allo sviluppo di una cultura sostenibile in Ayming Italia sono diversi.

Primo fra tutti, le persone. Sono al centro, sempre.

In Ayming Italia ogni risorsa ha un background particolare, che viene messo in luce attraverso un percorso di valorizzazione dei singoli talenti, per creare una sinergia all’interno del team ed è proprio su ciò che si fonda il successo della nostra azienda.

Sicuramente la mentalità: pensiamo in grande, ci confrontiamo con le altri grandi Società di consulenza e il nostro target contempla grandi aziende di vari settori.

L’organizzazione dinamica, quasi da startup, elastica, capace di agire rapidamente e adattarsi ai cambiamenti in modo energico e pragmatico (basti pensare al 2020 e alle esigenze legate all’epidemia).

Un Management coeso e “open minded”, capace di accogliere e incentivare un cambiamento di mentalità, senza per questo tralasciare gli obiettivi di business.

Inoltre, abbiamo fatto tesoro dei valori aziendali che ci contraddistinguono: spirito di squadra, creatività, pragmatismo, apertura mentale, integrità, e soprattutto passione. Abbiamo fatto in modo che non fossero solo parole vuote ma che caratterizzassero concretamente il nostro lavoro e fungessero da sprone, guida per porci costantemente in discussione e crescere.

Il risultato positivo di questa alchimia è testimoniato dalla consapevolezza maturata anche in coloro che inizialmente erano più restii a parlare di sostenibilità. Ogni risorsa, Management incluso, è stata parte attiva del cambiamento e ha permesso ad Ayming Italia di diventare ciò che è oggi: una realtà che va sempre più potenziandosi, economicamente e umanamente.

Katiuscia, tu sei Managing Director di Ayming Italia: qui sono le Persone a ricoprire un ruolo di primo piano. Possiamo affermare che questa sia la massima espressione del vostro essere Società Benefit?

Katiuscia Terrazzani: Assolutamente sì, il fattore umano è quello che determina il successo di un’iniziativa.

In questo caso, ritengo che i successi che stiamo portando avanti da tre anni dipendano da un mix di fattori. Da una parte troviamo un Management che stimola le persone e spinge l’intero ecosistema in una direzione, dall’altra però abbiamo delle figure in azienda molto ricettive e questo permette di instaurare una comunicazione a doppia via molto efficace.

Inoltre, ogni personalità incide a suo modo. Ognuno interpreta ed esprime la sostenibilità in modo personale, a seconda della propria sensibilità. C’è chi decide di curare una relazione con un collega, chi di focalizzarsi sul creare una dinamica ancora più virtuosa con un cliente, oppure chi preferisce dedicarsi al volontariato, prestare attenzione alla riduzione dell’uso della plastica. Il fattore umano permette quindi di avere un impatto sociale positivo su società e ambiente, nelle diverse declinazioni.

Katiuscia, come hai già avuto modo di raccontarci durante l’intervista in occasione della Giornata Internazionale delle Donna, Ayming Italia è un’azienda a forte prevalenza femminile. Quali sono state le azioni intraprese dalla vostra Governance per favorire il benessere dei dipendenti durante la situazione di emergenza causata dalla pandemia?

Katiuscia Terrazzani: In Ayming Italia è presente una Governance ben distribuita e caratterizzata da una chiara composizione ma in realtà ogni singola risorsa contribuisce e porta valore aggiunto all’impresa.

Un primo intervento concreto per favorire il benessere dei dipendenti durante la situazione epidemiologica è sicuramente legato all’informazione e alla trasparenza con cui abbiamo veicolato i contenuti e la comunicazione.

Questo perché durante la pandemia abbiamo dovuto intraprendere delle azioni per il benessere anche dell’azienda, fra i primi l’intervento alla cassa integrazione, ma lo abbiamo fatto in modo estremamente consapevole e maturo e soprattutto abbiamo coinvolto nella decisione ogni singola persona. Si trattava infatti di un’azione che avrebbe impattato tutti i livelli dell’azienda, direzione aziendale inclusa, e abbiamo voluto che l’impatto risultasse il meno brusco possibile, di modo che non ci fossero ripercussioni negative sul benessere economico di ogni risorsa.

La consapevolezza di una decisione così importante e impattante ci ha permesso inoltre di concentrarci sulla valorizzazione dei contenuti, sulla comunicazione e sull’equità dell’azione stessa e, a mio avviso, questo è stato un elemento fondamentale per traghettare l’azienda in una situazione così complessa.

Un’altra azione concreta intrapresa in risposta alla situazione di emergenza dovuta dalla pandemia è legata alla coesione e allo spirito di squadra che contraddistinguono tutto il team Ayming.

Il lockdown ci ha costretti a vivere e lavorare in casa dall’oggi al domani e questo ha avuto ripercussioni sul metodo di lavoro, che è inevitabilmente cambiato. Ci siamo concentrati molto di più su attività giornaliere strutturate su obiettivi concreti, sull’importanza del feedback dal Manager al consulente. Abbiamo organizzato incontri virtuali molto più ritmati per creare una dinamica relazionale digitale che prima non avevamo. C’è stato quindi un cambiamento dell’impostazione delle relazioni, caratterizzate da una comunicazione molto più emotiva e basata su nuovi livelli di comunicazione.

Inoltre, per tutti coloro che ne avessero avuto bisogno, abbiamo creato uno spazio di confronto con uno psicologo perché spesso chiedere aiuto non è semplice.

Tutte queste azioni ci hanno permesso di traghettare l’azienda in una fase di maturità che senza pandemia avremmo raggiunto, sì, ma con tempi più lunghi. Mi piace raccontarci come una organizzazione resiliente, perché questo è stato il segreto in fondo: l’adattamento alla difficoltà, con decisione, consapevolezza e anche creatività.

Cristina Melardi: Concordo pienamente con le parole di Katiuscia che forniscono un’immagine completa e puntuale di ciò che Ayming è oggi: un’azienda dal volto umano.

Ascolto, empatia, coinvolgimento: grazie a queste qualità, presenti ad ogni livello nella nostra organizzazione, ogni Aymer ha sviluppato una nuova consapevolezza: essere parte integrante di una comunità, avere la possibilità di sviluppare skill e peculiarità che accrescano prima la persona, poi il professionista E conseguentemente l’Azienda.

Parlando di cultura sostenibile vogliamo mettere in luce quello che per noi è stato un vero e proprio percorso di formazione: Ayming Italia è un’azienda sostenibile perché ogni attività di business è sviluppata con un’attenzione profonda a tutto quello che ci circonda e questo, inevitabilmente, genera un impatto positivo sulle persone, sulla società e sull’ambiente.

Cristina, a proposito di Governance: la sostenibilità di Ayming si basa sulla sinergia tra figure professionali che cooperano per sviluppare un modello di business in grado di creare profitto e beneficio comune in parti uguali. Come si riesce in concreto a raggiungere due obiettivi all’apparenza così “inconciliabili”?

Cristina Melardi: Ayming ha vissuto il periodo storico in cui beneficio e profitto sembravano essere inconciliabili. Molte aziende ci vedevano come visionari. Noi abbiamo raccolto questa sfida, rispondendo a un senso di responsabilità che sentivamo nei confronti della collettività..

La mentalità sostenibile era già presente all’interno di Ayming: ci si interrogava sulla responsabilità dell’azienda per quello che potesse essere l’impatto del business sulla territorialità che circostante.

Molti di noi hanno sempre pensato che l’azienda dovesse essere capace di farsi portatrice di valori, di etica, di best practice, di messaggi positivi per coloro che ne sono Stakeholder, sia all’interno di essa che all’esterno.

Abbiamo fatto in modo di portare questa nostra visione all’esterno, verso il mondo, supportando attivamente persone meno fortunate (grazie al volontariato), sposando la causa ambientale (tramite la piantumazione di alberi e politiche di sensibilizzazione verso il risparmio energetico).

La sinergia tra business e sostenibilità si è creata naturalmente e si è evoluta nel tempo.

Ogni attività quotidiana, oggi, è svolta con etica verso ciò che ci circonda. Questo ha rappresentato, e continua ad essere, un lavoro molto duro, fatto di impegno e di fatica, di azioni implementate giorno per giorno che poi però si autoalimentano perché da idea, nasce idea.

Tutto ciò è stato reso possibile, ancora una volta, dalle persone di Ayming: le risorse aziendali e una Governance coesa, lungimirante e al passo coi tempi. La condivisione di questo importante senso di responsabilità, spinto dalla passione, permette di individuare sempre nuove soluzioni, nuove leve e nuove strade da percorrere.

Katiuscia Terrazzani: Creare profitto e beneficio comune in parti uguale sembrano due obiettivi non conciliabili ma in realtà lo diventano nel momento in cui si crea un circolo di azioni sostenibili che si autoalimentano.

Quando le persone che lavorano in un’azienda sono felici, sia da un punto di vista lavorativo che personale, si viene a creare una dinamica positiva che si riversa in ogni azione quotidiana e questo circolo virtuoso crea un’azienda più profittevole nel lungo periodo.

Siamo una goccia in mezzo al mare ma sono convinta che se questo modello di business venisse esteso a molte più aziende si genererebbe un circolo virtuoso molto positivo.

La Società Benefit di un Gruppo Internazionale si pone sempre nuovi obiettivi: Katiuscia, Cristina, quali traguardi desiderate raggiunga Ayming Italia nel 2021?

Cristina Melardi: Ayming Italia vive la sostenibilità alla luce del modello proposto dall’ente americano B Lab: un’organizzazione che ha dato vita alle Benefit Corporation e ha permesso lo sviluppo in Italia delle Società Benefit, con una legge ad hoc.

Lo strumento di misurazione proposto dall’ente permette il raggiungimento di una certificazione specifica, che testimonia la misura concreta dell’impatto positivo creato da un’azienda nel mondo.

Mi piacerebbe completare questo percorso, non come risultato formale bensì come prova sostanziale della maturità raggiunta e come step da cui ripartire verso nuovi obiettivi.

La nostra capacità di fare business è cresciuta negli ultimi anni: se mi guardo indietro, vedo l’impatto positivo che abbiamo creato.  Parallelamente nel mondo è cresciuta l’importanza rivestita dalla sfera socio-ambientale. Il cambiamento è quindi possibile: davanti a noi vedo la possibilità di sviluppare un futuro sempre più legato alla green economy.

All’ordine del giorno, gli organi legislativi di tutto il mondo presentano oggi temi importanti, che ci vedranno sempre più coinvolti in futuro come singoli e come azienda. Penso ad esempio al MiTE (Ministero della Transizione Ecologica), all’Agenda 2030 e ai grandi obiettivi del panorama mondiale: potremo portare Ayming Italia non solo a sposare questi obiettivi ma a diventarne un vero e proprio portavoce. Potremmo diventare guida e modello per tutte quelle aziende che intraprendono ora il loro percorso verso la sostenibilità.

Katiuscia Terrazzani: La certificazione B Corp rappresenta sicuramente un traguardo molto importante per Ayming.

Ci siamo già posti dei traguardi da raggiungere per il 2021. Abbiamo infatti individuato degli ambiti affini alla nostra attività in cui vogliamo incidere maggiormente e abbiamo così selezionato 5 obiettivi inseriti nell’Agenda 2030 dell’ONU:

  • Salute e benessere
  • Istruzione di qualità
  • Parità di genere
  • Lavoro dignitoso e crescita economica
  • La vita sulla Terra

Vogliamo quindi dare ancora più concretezza alle nostre azioni e aggiungere sempre più tasselli alla nostra sostenibilità. Ad esempio, quest’anno attiveremo per i nostri dipendenti una formazione finanziata completa per sostenere la loro crescita professionale e personale.

Un ulteriore traguardo che ci siamo già posti è quello di portare la nostra Cultura della Sostenibilità ad essere una calamita per nuovi talenti, che si rivolgeranno ad Ayming perché condividono questa modalità di fare business e perché sono consapevoli di poter crescere, professionalmente e personalmente, in un ambiente come quello di Ayming Italia.

Lato clienti invece vorrei portare Ayming Italia a scegliere di lavorare solo con clienti che presentano un modello di business sostenibile o che vogliano implementarlo. Così facendo si viene a creare un ecosistema molto omogeneo, completamente strutturato su valori condivisi reciprocamente e basato sulla Cultura della Sostenibilità.

Per conoscere nel dettaglio tutte le iniziative sostenibili implementate nel 2020 e i traguardi raggiunti nelle diverse aree di intervento, scarica subito il Report di Sostenibilità 2020:

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