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Campania – Ammodernamento frantoi oleari

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Bandi PNRR
Novembre 21, 2023

PNRR Campania– Ammodernamento frantoi oleari

Periodo di apertura  

31 ottobre 2023 – 18 dicembre 2023

Beneficiari

PMI + grandi imprese

 Agevolazione    

Fondo perduto  

Procedura di accesso 

Valutativa a graduatoria

Quali sono le finalità del bando?

Il bando sostiene interventi per investimenti finalizzati alla sostituzione degli impianti più obsoleti dei frantoi oleari con l’introduzione di impianti di molitura ed estrazione a “2 o 3 fasi” e l’ammodernamento degli stessi. Nello specifico, gli investimenti dovranno riguardare:  

  • sostituzione/ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva e dei relativi sottoprodotti/reflui di lavorazione, al fine di migliorare la performance ambientale soprattutto nella fase di produzione e gestione di sanse ed acque di vegetazione; 
  • ammodernamento/ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’introduzione di nuovi impianti e tecnologie e nel rispetto del principio DNSH. 

A chi è rivolto il bando?

Possono inoltrare domanda le aziende agricole e le imprese agroindustriali – PMI e grandi imprese – titolari di frantoi oleari, che effettuano estrazione di olio extravergine di oliva, iscritte nel Portale dell’olio di oliva del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), che hanno compilato il registro telematico di carico/scarico olio e sono in possesso delle specifiche autorizzazioni ambientali richieste per lo svolgimento delle attività aziendali.  

L’accesso al presente bando è consentito ad imprese che abbiano molito una quantità di almeno 3000 ql di olive nella campagna olearia di riferimento registrata sul portale SIAN e comunicata dal richiedente. 

Quali agevolazioni offre il bando “Ammodernamento frantoi oleari” di Regione Campania?

Il sostegno pubblico previsto è nella forma di contributo in conto capitale calcolato sulla spesa ammessa a finanziamento applicando la percentuale massima del 65% prevista dalla normativa europea di riferimento. La percentuale è aumentata all’80% nel caso di investimenti realizzati da parte di giovani agricoltori.  

L’importo massimo del contributo pubblico, per singola domanda di aiuto, è pari a 500.000 euro.  

In relazione agli stessi costi ammissibili, gli aiuti possono essere cumulati con altri aiuti di Stato (de Minimis inclusi) nel rispetto del divieto del doppio finanziamento e purché tale cumulo non porti al superamento dell’intensità massima di aiuto. Gli aiuti possono, altresì, essere cumulati con qualsiasi altra misura di sostegno finanziata con risorse pubbliche, purché tale cumulo non riguardi gli stessi costi ammissibili.  

Le risorse finanziarie ammontano a 8,3 milioni di euro.  

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammessi esclusivamente investimenti finalizzati alla sostituzione ed all’ammodernamento degli impianti più obsoleti dei frantoi oleari con l’introduzione di impianti di molitura ed estrazione a 2 o 3 fasi a bassa diluizione. I progetti finanziati devono garantire il rispetto del DNSH, di cui all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 ed alle schede di cui alla circolare RGS n. 32/2021 e alla circolare n.33/2022.  

Gli investimenti devono, in ogni caso, ricadere all’interno del territorio regionale, essere avviati dopo la presentazione della domanda di aiuto, chiusi entro 10/12 mesi (12 mesi solo se in caso di ammodernamento degli impianti) decorrenti dall’atto di assegnazione e contemplare le seguenti tipologie di spesa: 

  • Acquisto di macchinari e attrezzature di estrazione a “2 o 3 fasi a bassa diluizione” 
  • Nel caso in cui l’impresa preveda investimenti di cui al punto 1 o sia già dotata di macchinari di estrazione a 2, 3 fasi o 3 fasi a bassa diluizione, è ammissibile l’acquisto di macchinari e attrezzature di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva e dei relativi sottoprodotti/reflui di lavorazione; 
  • Ammodernamento/ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’introduzione di nuovi impianti e tecnologie e nel rispetto del principio DNSH, nonché entro 30% del totale del progetto; 
  • oneri per l’acquisto, lo sviluppo o l’utilizzo di programmi informatici, soluzioni in cloud e soluzioni analoghe e l’acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali;  
  • Spese generali entro un massimo del 10% in caso di miglioramento di beni immobili e fino ad un massimo del 5% in caso di acquisto di nuovi macchinari e attrezzature, fino a un massimo del 5%. 

Non è possibile acquistare un nuovo impianto di estrazione in aumento della capacità produttiva da affiancare a quello esistente, mentre si conferma la possibilità di finanziare singole parti di impianto. Il finanziamento di impianti che aumentino la capacità produttiva è ammissibile solo qualora l’oggetto principale dell’investimento rimanga la sostituzione e l’ammodernamento degli impianti più obsoleti, nel rispetto del principio DNSH. 

Nel caso di investimenti realizzati da Grandi Imprese è previsto che l’importo dell’aiuto sia limitato al minimo sulla base del cosiddetto approccio del “sovraccosto netto” e che tale importo non superi il minimo necessario per rendere il progetto sufficientemente redditizio.  

Come funziona la procedura di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a graduatoria. È possibile presentare domanda dal 31 ottobre 2023 al 18 dicembre 2023.  

Per le grandi imprese è fatto obbligo di allegare insieme alla domanda un’apposita relazione descrittiva riportante lo scenario controfattuale costituito da eventuali progetti o attività alternativi realizzabili in assenza di aiuti.  

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