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Lombardia – Linea Microimprese

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Bandi Regionali e Nazionali
Ottobre 10, 2024
Scheda riassuntiva  
Periodo di apertura   6 novembre 2024 – Esaurimento 
Beneficiari  Microimprese  
Tipo di agevolazioni   Fondo perduto 
Intensità dell’agevolazione  50% 
Investimenti/costi ammissibili 
  • Macchinari, impianti di produzione 
  • Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili 
  • Pompe di calore 
  • Sistemi di accumulo 
  • Relamping 
  • Domotica 
  • Software e licenze d’uso software 
  • Formazione  
  • Spese tecniche di consulenza  
  • Spese generali forfettarie  
Regime di Aiuto  De Minimis  
Procedura di accesso  Valutativa a sportello 

Quali sono le finalità?

Il bando promuove interventi di innovazione tecnologica degli impianti e delle attrezzature da parte delle microimprese lombarde, anche nell’ottica di favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi di produzione e la riduzione dei consumi energetici.

A chi è rivolto?

Possono presentare domanda le microimprese regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese, con almeno due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda al bando attuativo e sede operativa in Lombardia al momento della concessione dell’agevolazione.  

A tali fini è definita micro l’impresa che ha:  

  • meno di 10 occupati;  
  • fatturato annuo oppure totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. 

Sono escluse le imprese con codici ATECO appartenenti alla sezione A, K Attività finanziarie e assicurative, attive nel settore del tabacco, gioco d’azzardo e pornografia e/o rientrano nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del Regolamento (UE) n.2831/2023. Altresì escluse le imprese prive di regolarità contributiva e non in regola con la normativa antimafia vigente. 

Quali agevolazioni offre?

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto ai sensi e nei limiti (300.000 euro nell’arco di tre anni) del Regolamento UE 2023/2831 sugli aiuti «de Minimis» fino al 50% delle spese ammissibili. Il contributo massimo concedibile è pari a 50.000 euro.  

È ammesso il cumulo tra più fonti di finanziamento fino a concorrenza del 100% del singolo costo, a condizione che siano rispettate le disposizioni e le norme sul cumulo degli aiuti nei quali tali fonti di finanziamento sono inquadrate. 

Le risorse disponibili ammontano a 25 milioni di euro.  

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammissibili gli interventi di innovazione tecnologica degli impianti e delle attrezzature, conformi al principio DNSH, da realizzare nella sede legale o operativa oggetto di intervento, aventi l’obiettivo di conseguire un efficientamento energetico e ammontare minimo di 10.000 euro.  

In sede di istruttoria tecnica particolare attenzione è rivolta alla capacità di generare efficienza energetica in misura pari o superiore al 10% (60 punti) o compresa tra il 5% e il 10% (55 punti) ovvero tra il 3% e il 5% (50 punti). 

Gli interventi dovranno essere realizzati unicamente presso la sede legale o operativa indicata in domanda di intervento e presente in Lombardia (rilevabile dalla visura camerale). In presenza di più sedi ubicate in Lombardia, il soggetto richiedente dovrà sceglierne una sola ed indicarla in fase di domanda. 

La domanda di contributo dovrà essere corredata da una relazione tecnica che dettaglia gli interventi finalizzati a conseguire un effettivo efficientamento energetico del sistema produttivo rispetto alle condizioni pre-investimento.  

Costi ammissibili

Previa espressa individuazione in una apposita relazione tecnica, sono ammissibili le seguenti tipologie di spese: 

  1. acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, macchine operatrici ed hardware di tipo informatico in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento;  
  2. acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (compresi impianti di cogenerazione e trigenerazione) e di inverter collegati alla sede di oggetto d’intervento, esclusivamente in combinazione con le altre voci di spesa dei punti 1), 3), 4), 5), 6);  
  3. acquisto e installazione di pompe di calore per la climatizzazione invernale e/o estiva degli ambienti, in sostituzione degli impianti in uso presso la sede oggetto di intervento;  
  4. acquisto e installazione di sistemi di accumulo dell’energia 
  5. relamping, acquisto e installazione di corpi illuminanti a LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale esistente (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.);  
  6. acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;  
  7. acquisto di software e di licenze d’uso software, anche di tipo cloud e saas, funzionali agli interventi presentati in domanda;  
  8. costi di formazione riconducibili agli interventi presentati;  
  9. spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui alle voci da 1) ad 8);  
  10. spese generali determinate in misura forfettaria pari al 7% delle spese ammissibili dei punti da 1) a 9). 

Le spese della voce 2) sono ammissibili a contributo solo se la somma delle spese ammesse delle voci 1), 3), 4) 5) e 6) è almeno pari a 10.000 euro. 

Gli interventi devono essere realizzati e rendicontati entro 12 mesi dalla Determinazione di concessione dell’agevolazione, salvo motivata proroga per un massimo di ulteriori 3 mesi. 

Come funziona la procedura di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello a partire dal 6 novembre 2024 e fino ad esaurimento fondi 

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