Chiudi

Investimenti Ricerca e Sviluppo in Italia – un confronto internazionale

Chi siamo > News > Ayming Institute > Podcast > Investimenti Ricerca e Sviluppo in Italia – un confronto internazionale
Podcast
Luglio 12, 2023

In questo episodio de “I podcast di Ayming” analizziamo il panorama degli investimenti in Ricerca & Sviluppo e innovazione a livello europeo per capire come si colloca l’Italia rispetto agli altri Stati membri.

ASCOLTA QUI

Il panorama europeo degli investimenti in R&S

Lo sviluppo di un’economia sana non può prescindere da una corretta e attenta pianificazione degli investimenti in R&S. Per fare un punto sul panorama europeo attuale, possiamo prendere come riferimento gli ultimi dati rilasciati da Eurostat: l’Europa nel 2021 ha speso 328 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente.

Se, però, prendiamo in esame la cosiddetta “Intensità R&S”, cioè la spesa in R&S in percentuale del PIL, notiamo una diminuzione del 2,27% nel 2021, dovuta sicuramente alla pandemia e al rimbalzo del PIL nel 2021. L’Italia, purtroppo, è solo al 15° posto per intensità R&S, ben lontana dall’obiettivo del 3% del PIL che dovrebbe essere destinato agli investimenti in Ricerca e Sviluppo e anche al di sotto della media europea. Destiniamo alla R&S l’1,5% del nostro PIL, esattamente la metà rispetto alla percentuale considerata ottimale.

Le principali agevolazioni per le attività di R&S e innovazione delle imprese italiane

Gli ultimi dati Istat dicono che nel 2020 l’Italia ha destinato 25 miliardi di euro alle attività di R&S, mentre alle imprese è stato destinato circa il 53% di questa somma.

La misura più longeva e più conosciuta è il credito d’imposta R&S. Entrato in vigore nel 2015, ha subito negli anni numerosi cambiamenti non solo a livello di aliquote ma anche a livello di attività agevolabili.

Attualmente è disponibile il Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che è rivolto a tutte le imprese senza restrizioni di natura giuridica, settore di appartenenza e dimensione.  Lo scopo della misura è sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica.

Per l’anno 2023 l’aliquota per le attività di R&S innovazione con finalità di transizione ecologica o digitale 4.0 e innovazione e design è pari al 10%. Le uniche variazioni sono sui massimali di credito ottenibile che sono di 5M per R&S, 4M per transizione ecologica e digitale 4.0 e 2M per innovazione e design.

Il Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo in Europa

Il credito d’imposta è la sicuramente la misura di supporto alle attività di R&S più diffusa non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in Australia. Ogni Paese, però, ha introdotto delle specificità sulle attività ammissibili e sull’intensità dell’agevolazione.

Per spiegare meglio le differenze tra i Paesi, possiamo prendere l’esempio dello schema applicato dalla Francia, una degli Stati più virtuosi per gli investimenti in R&S.

La Francia offre un credito d’imposta per la R&S pari al 30% delle spese di R&S ammissibili sul reddito fiscale deducibile, per tutte le imprese di tutti i settori.

Come caratteristiche principali, include un beneficio aggiuntivo del 43% dei costi di personale ammissibili e del 75% dei costi di investimento ammissibili e della R&S subappaltata accreditata (R&S subappaltata con vantaggio raddoppiato per i partner pubblici), rendendolo interessante per tutti i richiedenti, sia che richiedano spese di R&S interne che esterne.

The Benchmark: confronto del credito d’imposta R&S in 24 Paesi nel mondo

In conclusione possiamo affermare che per le imprese è fondamentale avere una panoramica completa degli incentivi per poter scegliere dove sviluppare le attività di ricerca e sviluppo per massimizzare gli investimenti, –

In Ayming, grazie all’esperienza internazionale in Ricerca e Sviluppo, aggiorniamo costantemente The Benchmark: un documento che riporta e mette a confronto gli incentivi che finanziano la Ricerca & Sviluppo in 25 Paesi.

Grazie a questo White Paper è possibile comparare, in maniera semplice ed immediata, gli schemi agevolativi per la Ricerca e Sviluppo di tutti i Paesi.

Questo confronto si basa su due parametri fondamentali:

  • La Generosità dello schema: rappresenta, in percentuale, il valore dell’incentivo ottenibile sulla base dei costi ammissibili;
  • La Facilità di applicazione: viene calcolata mettendo in relazione gli incentivi in R&S a livello internazionale e prende in considerazione diversi fattori, tra i quali la difficoltà di presentazione di un reclamo o la facilità di ottenimento del beneficio.

THE BENCHMARK

Mostra commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *