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Lombardia – Rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali

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Bandi Regionali e Nazionali
Novembre 21, 2023

Lombardia – Rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali

Periodo di apertura  

28 marzo 2024 – fino ad esaurimento della dotazione finanziaria

Beneficiari

Filiere di PMI + grandi imprese 

 Agevolazione 

Fondo perduto
Procedura di accesso 

 Valutativa a sportello 

Quali sono le finalità?

La misura “Rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali” di Regione Lombardia intende agevolare e sostenere il rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali regionali nelle catene globali del valore per accrescere, anche in coerenza con la strategia industriale UE, la capacità di innovazione, produzione e investimento delle imprese, in particolare delle PMI 

A chi è rivolto?

Possono presentare domanda di partecipazione le filiere rappresentate da raggruppamenti di imprese legate insieme da un Accordo di Filiera composti da almeno 5 imprese di qualsiasi dimensione, in maggioranza PMI, che abbiano i seguenti requisiti:

  • regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese (come risultante da visura camerale) alla data di presentazione della domanda di partecipazione al Bando attuativo;
  • una o più sedi operative, oggetto dell’intervento, in Lombardia (rilevabile nella visura camerale) alla data di presentazione della domanda di partecipazione al bando attuativo o che intendano costituire una sede operativa in Lombardia entro la stipula del contratto di agevolazione o nel caso della Grande impresa al momento della presentazione della rendicontazione per l’erogazione del contributo.

Quali agevolazioni offre?

L’agevolazione per le PMI e le MidCap si compone di un finanziamento a tasso agevolato fino al 60% dell’investimento – erogato dal Soggetto Gestore a ciascun Partner – più un contributo a fondo perduto nel limite massimo del 10% dell’investimento a seconda del regime di aiuto applicato erogato dal Soggetto Gestore.

Il finanziamento a tasso agevolato presenta le seguenti caratteristiche: importo fino a 2,5 milioni, tasso di interesse fisso all’1,5%, durata compresa tra 3 e 6 anni.

L’agevolazione per le grandi imprese che realizzano attività di sviluppo sperimentale consiste in un contributo a fondo perduto sull’investimento ammesso di propria competenza entro i limiti massimi di pertinenza.

L’intensità complessiva dell’aiuto percepito dalle PMI e dalle MidCap – espressa in tabella – è pari alla sommatoria dell’aiuto percepito in forma di finanziamento a tasso agevolato, espresso in ESL (Equivalente Sovvenzione Lordo), e dell’aiuto percepito in forma di contributo a fondo perduto.

L’intensità complessiva dell’aiuto percepito dalle Grandi Imprese è pari al solo aiuto percepito in forma di contributo

a fondo perduto (il finanziamento a tasso agevolato non è previsto per le Grandi Imprese) a valere per i soli aiuti a progetti di sviluppo sperimentale.

Le risorse disponibili complessive ammontano a 34 milioni di euro.

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammissibili Progetti di Filiera, intesi come progetti presentati dalla Filiera, che dovranno riguardare almeno uno dei seguenti ambiti di intervento:

  • rafforzamento competitivo delle filiere e degli ecosistemi industriali;
  • costituzione e sviluppo di nuove filiere;
  • sostenibilità ambientale, sociale ed economica della Filiera ed economia circolare;
  • innovazione, miglioramento tecnologico e digitalizzazione delle filiere.

Il Progetto di Filiera sarà costituito dall’insieme degli interventi, attuati dai singoli Partner, e dovrà interessare almeno una delle seguenti categorie di intervento:

  • a) investimenti in sviluppo aziendale (con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica della Filiera);
  • b) innovazione di processo e di organizzazione;
  • c) alta formazione e attività di consulenza solo in abbinamento ad almeno una delle categorie a) e b) precedenti.

Al Progetto di Filiera può essere abbinata un’attività di sviluppo sperimentale svolta da una grande impresa, Partner del Progetto, funzionale e correlata allo sviluppo e/o al consolidamento della Filiera stessa, a condizione che non può rappresentare oltre il 50% della spesa complessiva del Progetto di Filiera.

Il valore del Progetto di Filiera minimo dovrà essere di almeno 750.000 euro, incluso il valore delle eventuali attività di sviluppo sperimentale. Non può essere presentato un investimento complessivo di valore superiore a 5.000.000 euro, incluso il valore delle eventuali attività di sviluppo sperimentale.

Accanto ai limiti complessivi di progetto, sono previsti importi minimi necessari a carico delle realtà partecipanti. Le PMI devono sostenere un intervento pari ad almeno 150.000 euro e le MidCap pari a 300.000 euro. Le grandi imprese, invece, devono sostenere interventi superiori a 500.000 euro e non possono ottenere contributi oltre la soglia di 625.000 euro e nel limite del regime di aiuti di cui all’art. 25 del Regolamento GBER.

Quali sono i costi ammissibili?

I costi ammissibili al progetto sono definiti in ragione alle attività previste dal bando:

  • Investimenti in sviluppo aziendale – necessari ed imprescindibili per il conseguimento delle finalità del Progetto di Filiera;
  • Investimenti in innovazione di processo e di organizzazione;
  • Investimenti in alta formazione;
  • Sviluppo sperimentale (solo per grandi imprese).

Gli Investimenti in sviluppo aziendale, in particolare, consentono di coprire i seguenti costi:

  • a) acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware, anche finalizzati alla cattura, stoccaggio e riutilizzo della CO2;
  • b) acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia rinnovabile e sistemi di accumulo qualora funzionali all’ampliamento della capacità produttiva e/o alla diversificazione della produzione e/o per un cambiamento sostanziale del processo di produzione, solo in combinazione con la precedente voce di spesa a);
  • c) acquisto di software e licenze d’uso software; costi per servizi software di tipo e per un periodo non superiore ai 12 mesi di servizio, ammissibili solo per il regime de minimis;
  • d) acquisizione di marchi e licenze di produzione;
  • e) opere murarie e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alle voci a) e b), nel limite del 20% di tali voci di spesa.

Gli investimenti in innovazione di processo e di organizzazione, invece, coprono i costi (i) relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per le attività del Progetto di Filiera e (ii) per la ricerca contrattuale, le competenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato utilizzati esclusivamente per le attività del Progetto di Filiera.

Gli investimenti in innovazione sono possibili ai sensi dell’art 29 lettere b) e c) del Regolamento GBER solamente per le PMI e le MidCap in partenariato con le PMI e a patto che queste ultime sostengano almeno il 30% dei costi ammissibili; in alternativa le MidCap sono tenute ad optare per il Regime de Minimis.

Gli investimenti in alta formazione/consulenza (purché coerenti con le finalità del bando) sono ammessi nel limite massimo del 50% della spesa totale di progetto e in abbinamento con le attività precedentemente descritte. Consentono di coprire (i) i costi dei servizi di consulenza per l’alta formazione connessa al Progetto di Filiera, (i) i costi di consulenza per la nascita, sviluppo e consolidamento delle Filiere (nel limite massimo di 5.000,00 euro).

Non sono ammesse le attività di consulenza fiscale, legale o di pubblicità ovvero le altre forme di consulenza che attengono a costi di esercizio ordinari e/o connessi ad attività regolari delle imprese.

Infine, le attività di sviluppo sperimentale sono accessibili solamente per le grandi imprese, a condizione che siano funzionali e correlate alla filiera (art. 25 GBER lett. a), b), d)). Copre:

  • spese di personale direttamente impegnato sulle attività di sviluppo sperimentale nel limite del 35% della spesa di sviluppo sperimentale, mediante il ricorso alle opzioni di semplificazione dei costi;
  • costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per le attività di sviluppo sperimentale funzionali e correlate alla Filiera;
  • costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per le attività di sviluppo sperimentale funzionali e correlate alla Filiera;
  • altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto di sviluppo sperimentale;
  • spese generali supplementari rendicontate forfettariamente nella percentuale del 15% dei costi ammissibili per il personale.

Come funziona la procedura di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello dal 28 marzo 2024, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.

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