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Puglia – Nuovi PIA

Programmi Integrati di Agevolazione

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Bandi Regionali e Nazionali
Gennaio 16, 2024

Puglia – Nuovi PIA

Periodo di apertura  

21/12/2023 – Esaurimento

Beneficiari

PMI + start-up  

 Agevolazione 

Fondo perduto
Procedura di accesso 

 Valutativa a sportello

Finalità

Beneficiari

Agevolazione

Spese ammissibili

Costi ammissibili

Procedura d’accesso

Quali sono le finalità?

L’avviso pubblico “Nuovi PIA – Programmi Integrati di Agevolazione” di Regione Puglia sostiene attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, oltre allo sviluppo e alla qualificazione delle competenze al fine di consolidare e rafforzare la competitività del sistema economico regionale.  

A chi è rivolto?

I Programmi Integrati di Agevolazione possono essere presentati da una PMI singolarmente o in adesione con altre piccole e medie imprese, start-up e imprese innovative. 

Sono ammissibili gli investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere di cui alla sezione “C” della suddetta classificazione, ad eccezione delle divisioni, gruppi e classi di cui alla sezione “C” di seguito indicati: 

  • 19 “Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio”, fatto salvo il 19.20.40 “Fabbricazione di emulsioni di bitume, di catrame e di leganti per uso stradale”; 
  • 24.1 “Siderurgia”; 
  • 24.2 “Fabbricazione di tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato)”. 

Quali agevolazioni offre?

Il bando offre agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto, come descritte:  

  • ricerca industriale – 60% medie imprese, 70% piccole imprese; 
  • sviluppo sperimentale – 35% medie imprese, 45% piccole imprese; 
  • investimenti produttivi – 40% medie imprese, 50% piccole imprese;  
  • formazione – 50% medie imprese, 70% piccole imprese;
  • investimenti a favore della tutela ambientale e per la promozione di energia da fonti rinnovabili – 55% medie imprese, 65% piccole imprese.  

Le agevolazioni relative ai servizi di consulenza per le imprese sono concesse alle PMI nel limite del 50% della spesa complessiva ritenuta congrua, pertinente e valutata ammissibile.  

Le intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale possono essere incrementate di 15 punti percentuali – fino ad un massimo dell’80% – se è soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:  

  • a) progetto con collaborazione effettiva tra più imprese (senza che nessuna di questa sostenga da sola il 70% dei costi) ovvero caratterizzato da collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza;
  • b) ampia diffusione dei risultati del progetto attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito.  

Le risorse disponibili ammontano a 55 milioni di euro, salvo rifinanziamenti ulteriori.  

Quali sono i progetti ammissibili?

Ai fini di ammissibilità, il Programma Integrato di Agevolazione – rivolto alle medie e piccole imprese, start-up e imprese innovative, deve essere costituito da progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, eventualmente integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale, acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.  

Esclusivamente in relazione alle iniziative commerciali in possesso di codice ATECO G il Programma Integrato di Agevolazione deve essere costituito da progetti di innovazione, in luogo dei progetti di ricerca e sviluppo.  

Gli investimenti produttivi hanno importo complessivo compreso tra (i) 1 e 40 milioni per le piccole imprese, (ii) 1 e 50 milioni per le medie imprese, (iii) 1 e 20 milioni per le imprese innovativi e start-up, (iv) 500.000 euro e 5 milioni per le start-up innovative e per le imprese aderenti.  

Di seguito gli altri limiti massimi per progetto o programma integrato:  

  • ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale – max. 30 milioni di euro;
  • innovazione a favore delle PMI – max. 3 milioni di euro;
  • innovazione dei processi e dell’organizzazione – max. 5 milioni di euro;  
  • formazione – max. 2 milioni di euro;  
  • investimenti a favore della tutela ambientale – max. 10 milioni;  
  • servizi di consulenza e di internazionalizzazione – max. 500.000 euro; 
  • partecipazione alle fiere – max. 500.000 euro.

Quali sono i costi ammissibili?

I costi agevolabili dipendono dalla linea di investimento prescelta. Nel caso delle attività – obbligatorie – di R&S, il bando agevola: 

  • personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;
  • strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • costi relativi agli immobili e ai terreni nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti;
  • spese generali e altri costi di esercizio.  

In questo ambito sono ammessi anche i progetti di Ricerca e Sviluppo e gli studi di fattibilità: a) che, a seguito di una valutazione e di un inserimento in graduatoria da parte di esperti indipendenti, sono stati insigniti di un marchio di eccellenza (SoE) – a norma del regolamento (UE) 2021/1153- che ne attesta la qualità e che sono ritenuti eccellenti e idonei a ricevere finanziamenti pubblici; b) nell’ambito delle norme del programma Orizzonte 2020 o del programma Orizzonte Europa, escluse le attività che vanno oltre le attività di sviluppo sperimentale.

La percentuale può essere ulteriormente aumentata di 15 punti (entro e mai oltre il limite massimo dell’80%) in caso di collaborazioni effettive tra più imprese (purché nessuna di queste sostenga da sola più del 70% dell’investimento) oppure in caso di collaborazioni effettive tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca. 

Le percentuali di Aiuto in caso di attività innovative e/o per l’Innovazione dei processi e dell’organizzazione non superano il 50% dei costi ammissibili; in caso di investimenti produttivi i contributi in conto impianti sono pari al 40% per le medie e al 50% per le piccole imprese; la percentuale per le spese di formazione è al 60% con un’ulteriore premialità di 10 punti qualora i destinatari siano lavoratori svantaggiati o con disabilità.  

Per gli Investimenti a favore della tutela ambientale e sostenibilità – ivi inclusi gli investimenti per la promozione di energia da fonti rinnovabili, di idrogeno rinnovabile e di cogenerazione ad alto rendimento – le percentuali di aiuto sono pari al 55% per le medie imprese e al 65% per le piccole imprese. Le percentuali sopra descritte si riducono della metà in assenza di uno scenario controfattuale.  

Nell’ambito degli Investimenti Produttivi in capitale fisso (attivi materiali) sono ammissibili: 

  • acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento produttivo; per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15 %;
  • opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile);
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica.
  • studi preliminari di fattibilità e spese per progettazioni e direzione lavori. 

Nell’ambito degli Investimenti Produttivi in attivi immateriali sono ammissibili l’acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma. I programmi relativi agli Investimenti Produttivi agevolano, inoltre, i costi salariali stimati relativi ai posti di lavoro creati per effetto di un investimento iniziale, calcolati su un periodo di due anni. 

Infine, con particolare riferimento agli investimenti a favore della tutela ambientale, sono incluse:  

  • Misure di efficienza energetica che non siano meri miglioramenti che le imprese sono tenute ad attuare per conformarsi a norme dell’Unione già adottate, anche se non ancora in vigore. 
  • Investimenti per la promozione di energia da fonti rinnovabili, di idrogeno rinnovabile e di cogenerazione ad alto rendimento. 

Come funziona la procedura di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a sportello fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.

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