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Le sei missioni del PNRR per un’Italia più ecologica, digitale e resiliente

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Ayming Institute
Maggio 13, 2021

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è uno strumento sviluppato per rendere l’economia del nostro Paese più competitiva e dinamica, cogliendo le opportunità messe a disposizione dal Next Generation EU. Il PNRR è stato messo a punto nel pieno rispetto delle priorità dettate dall’UE e in funzione dei macro-obiettivi di transizione ecologica, inclusione sociale e digitalizzazione e innovazione.

Il Piano, articolato in sei Missioni e sedici Componenti, beneficia dell’interlocuzione avvenuta con il Parlamento e con la Commissione Europea, sulla base del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza.

Le principali leve del Next Generation EU in Italia, il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i territori d’Europa, apporteranno un ingente beneficio al nostro Paese che ha ricevuto dall’Europa 204,5 miliardi di euro sotto forma di prestiti e contributi a fondo perduto. Ciò si tradurrà in un incremento del PIL di circa 16 punti percentuali sul piano nazionale e di ben 24 punti per il Mezzogiorno entro il 2026. Inoltre, è stato stanziato un ulteriore fondo complementare da 30,6 miliardi di euro finanziato attraverso lo scostamento di bilancio.

 

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Di seguito un focus su ciascuna delle missioni previste dal PNRR.

Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

La Missione 1 si pone l’obiettivo di incentivare il rilancio della produttività e competitività del Paese, intervenendo su fattori chiave del sistema economico, tra cui la digitalizzazione, alla quale sono destinati la maggior parte degli investimenti.

  • Componente 1: mira a trasformare radicalmente la Pubblica Amministrazione attraverso una strategia digitale finalizzata a rendere i suoi servizi più efficienti e facilmente fruibili per il cittadino. Si prefigge inoltre il raggiungimento di una netta semplificazione burocratica, nonché il rafforzamento delle competenze del capitale umano della stessa PA.
  • Componente 2: promuove innovazione e digitalizzazione del sistema produttivo, supportando in particolare i settori tecnologici o coinvolti in iniziative strategiche europee. Prevede misure dedicate alla trasformazione di piccole e medie imprese attraverso la competitività delle filiere industriali e l’intensificarsi dei processi di internazionalizzazione grazie ai finanziamenti Sace-Simest . Garantisce inoltre la copertura in tutto il Paese grazie a reti a banda ultra-larga. Rientra in tale componente il potenziamento del Piano Transizione 4.0 che incentiva l’acquisto di beni intangibili innovativi, quali i servizi di cloud computing e big data analytics, promuove progetti industriali innovativi e favorisce l’acquisto di macchinari in ottica 4.0.
  • Componente 3: incentiva il rilancio di cultura e turismo, sia in quanto settori che pesano notevolmente sul fatturato nazionale, sia in termini di “immagine” trasmessa agli altri Paesi.

Rivoluzione verde e transizione ecologica

La necessità di intervenire sui fenomeni che impattano negativamente sull’ambiente ostacolandone il peggioramento costituisce il fulcro della Missione 2, che promuove la transizione ecologica verso la neutralità climatica e la sostenibilità dell’ecosistema.

  • Componente 1: mira a migliorare la gestione dell’economia circolare e dei rifiuti attraverso lo sviluppo di nuovi impianti per il loro trattamento e il rafforzamento di infrastrutture per la raccolta differenziata. Inoltre, incentiva lo sviluppo di una filiera agricola/alimentare smart e sostenibile.
  • Componente 2: è volta a raggiungere la progressiva decarbonizzazione in tutti i settori entro il 2050 grazie all’utilizzo crescente delle fonti rinnovabili attraverso l’adozione di soluzioni mirate – come quelle a base di idrogeno – e il rafforzamento di reti più smart e intelligenti. Si punta inoltre alla decrescita della dipendenza da importazioni tecnologiche, promuovendo ricerca e sviluppo in fotovoltaico e idrolizzatori.
  • Componente 3: viene incrementato il livello di efficienza degli stabili per ridurre le emissioni sia in edifici pubblici che privati, prorogando alcune misure come il Superbonus.
  • Componente 4: punta a rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico attraverso soluzioni sistemiche innovative e integrate di analisi e monitoraggio.

Infrastrutture per una mobilità sostenibile

La Missione 3 mira alla trasformazione del sistema infrastrutturale con il fine di renderlo più moderno, digitale e sostenibile entro il 2026, oltre che al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

  • Componente 1: relativa agli interventi finalizzati allo sviluppo del sistema ferroviario nazionale. Nella fattispecie si opera per il completamento degli assi ferroviari ad alta velocità più importanti, nonché per l’integrazione tra questi e il sistema delle ferrovie regionali. In ultima battuta si punta alla messa in sicurezza dell’intera rete ferroviaria italiana.
  • Componente 2: prevede misure finalizzate a rendere il sistema della logistica più moderno e digitalizzato. In tale ottica saranno finanziati diversi interventi volti a sviluppare il sistema portuale e aeroportuale. Si punta ad accrescere la sicurezza climatica e sismica di ponti e viadotti.

Istruzione e ricerca

La Missione 4 ha l’obiettivo di potenziare l’offerta dei servizi di istruzione in ogni fase del percorso scolastico/accademico, dall’asilo all’università. Ciò è reso possibile solo a partire dalla risoluzione delle criticità del sistema di istruzione, formazione e ricerca. Tra queste bisogna annoverare le falle strutturali nell’offerta dei servizi di educazione e istruzione primaria; il divario tra Nord e Sud nell’acquisizione delle competenze di base e nel tasso di abbandono scolastico; la bassa percentuale di adulti con un titolo di studio terziario; l’esiguo livello di spesa in Ricerca & Sviluppo; l’elevato tasso di perdita di talenti e la scarsa capacità di integrare i risultati della Ricerca nel sistema produttivo.

  • Componente 1: è incentrata sulla realizzazione di investimenti materiali e immateriali volti a minimizzare l’impatto delle carenze strutturali nei servizi di educazione e istruzione primaria. Ciò è reso possibile dal miglioramento dell’offerta formativa e delle competenze del corpo docente, nonché il rafforzamento di infrastrutture e dispositivi tecnologici a supporto della didattica. Vengono inoltre sostenuti i dottorati di ricerca.
  • Componente 2: si coltiva il potenziale del sistema economico attraverso la creazione di un sistema il cui sviluppo è basato su conoscenza, resilienza e sostenibilità. Tali interventi impatteranno positivamente sulla sinergia tra ricerca pubblica e imprenditoria.

Viene incentivata la creazione di partenariati per la ricerca e l’innovazione (European Partnerships) nel quadro di Horizon Europe, programma settennale di ricerca e innovazione dell’Unione Europea, che va dal 2021 al 2027. In particolar modo il sostegno è focalizzato su High Performance Computing, Key digital technologies, Clean energy transition, Blue oceans – A climate neutral, sustainable and productive Blue economy e Innovative SMEs.

La misura, destinata a imprese di qualunque dimensione e Centri di Ricerca, favorirà la continuità delle iniziative realizzate attraverso il Fondo per la crescita sostenibile. Si stima che, a seguito di una significativa partecipazione da parte del mondo imprenditoriale, si riscontrerà un aumento degli investimenti privati in R&S pari a 286 milioni di euro entro il 2026.

Inclusione e coesione

Obiettivo della Missione 5 è fornire una soluzione, seppur parziale, alle discriminazioni di genere, al divario nello sviluppo tra Nord e Mezzogiorno, nonché alle politiche sociali e di sostegno alle famiglie. Tali politiche necessitano di essere inserite in una programmazione coerente e integrata in grado di apportare pieno valore alla vita professionale e personale dei soggetti per cui sono state ideate.

  • Componente 1: mira a potenziare le politiche attive del mercato del lavoro e la formazione professionale, promuovendo il sostegno all’occupabilità di disoccupati e lavoratori in transito. Incentiva il rafforzamento di Centri per l’Impiego al fine di fornire servizi di riqualificazione professionale attraverso l’ausilio di stakeholder pubblici e privati. Favorisce l’imprenditoria femminile e introduce un sistema nazionale di certificazione della parità di genere per colmare il divario di trattamento tra uomo e donna. Infine, supporta il matching tra il sistema di istruzione e formazione e il mercato del lavoro.
  • Componente 2: promuove la costruzione di modelli personalizzati per la cura delle famiglie, minori, adolescenti, anziani e disabili. Favorisce l’integrazione tra politiche e investimenti nazionali e lavora sull’ottimizzazione del sistema di protezione e le azioni di inclusione rivolte a persone in condizioni di emarginazione. Viene riconosciuto il ruolo fondamentale dello sport come strumento di integrazione sociale.
  • Componente 3: punta all’esecuzione di interventi speciali per la coesione territoriale, mettendo a punto strategie nazionali dedicate allo sviluppo delle aree interne e incentivando l’economia attraverso il miglioramento delle infrastrutture di servizio.

Salute

La Missione 6 è volta a rispondere concretamente agli aspetti critici di natura strutturale del Sistema Sanitario Nazionale, come la disparità territoriale nell’erogazione dei servizi, le tempistiche della stessa e un’integrazione tra servizi sociali, territoriali e ospedalieri ancora parziale.

  • Componente 1: gli interventi prestabiliti mirano a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), lo sviluppo della telemedicina, una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari e infine l’ottimizzazione dell’assistenza domiciliare.
  • Componente 2: le misure previste renderanno possibile il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi. Buona parte delle risorse è destinata alla ricerca scientifica e a favorire il trasferimento tecnologico, oltre che a rafforzare le competenze e il capitale umano del SSN mediante il potenziamento della formazione del personale.
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