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Impegnarsi nella Sostenibilità:

il Global Compact ONU e l’Agenda 2030

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Le news di Ayming Institute
Aprile 20, 2023

Impegnarsi nella Sostenibilità: il Global Compact ONU e l’Agenda 2030

Attualmente, nel mondo sono oltre 17 mila le realtà business, provenienti da oltre 160 Paesi, che aderiscono al Global Compact delle Nazioni Unite, e secondo l’Annual Implementation Survey dell’organizzazione, l’81% delle aziende attribuisce i propri progressi in ambito di sostenibilità alla partecipazione all’UN Global Compact

Sempre più imprese, dunque, stanno facendo propri i principi della transizione green. Il 93% dei CEO afferma,, infatti, che la sostenibilità contribuisce al successo economico dell’impresa, per l’80%, invece, offre un vantaggio competitivo e per il 78% rappresenta un’opportunità di crescita e innovazione.

Ma facciamo un passo indietro, cos’è il Global Compact? Quando nasce e perché?

Il Global Compact: dalla nascita del 2000 a oggi

“Propongo che Voi, i business leader riuniti a Davos, e Noi, le Nazioni Unite, avviamo un Patto Globale di principi e valori condivisi, che darà un volto umano al mercato globale.”
(Kofi Annan – Segretario Generale, Nazioni Unite
World Economic Forum, 31 gennaio 1999, Davos)

Così apre il discorso, tenuto in occasione del World Economic Forum del 1999, Kofi Annan, ex Segretario Generale dell’ONU. Eh già, questo patto globale nasce ben 24 anni fa. Sembra incredibile visto che di sostenibilità, di sviluppo sostenibile e di SDGs se ne sente parlare così tanto solo in tempi più recenti. Eppure, ha origini lontane.

Il Global Compact delle Nazioni Unite è l’iniziativa strategica di cittadinanza d’impresa più ampia al mondo e nasce dalla volontà di promuovere un’economia globale sostenibile: rispettosa dei diritti umani e del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente e della lotta alla corruzione. È stata lanciata a partire dal luglio del 2000 e, da allora, vi hanno aderito oltre 17.000 aziende provenienti da 160 Paesi nel mondo, dando vita a una nuova realtà di collaborazione mondiale. 

Le sue principali caratteristiche sono, senz’alcun dubbio, che si tratta di un’iniziativa volontaria di adesione e un impegno che vede coinvolti aziende e top manager da un lato e le Nazioni Unite dall’altro, verso un obiettivo comune: contribuire e diffondere i valori della sostenibilità nel lungo periodo attraverso azioni, politiche, pratiche aziendali, comportamenti sociali concreti.

I 10 principi dell’UN Global Compact

L’UN Global Compact va ad abbracciare tutte e tre le principali sfere della sostenibilità: Ambiente, Società, Governance e Diritti Umani, con 10 principi cardine che possiamo vedere qui sotto:


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Diritti umani

Alle imprese è richiesto di:

1. promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell’ambito delle rispettive sfere di influenza;

2. assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani.

Lavoro

3. sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva;
4. eliminare tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio;
5. eliminare il lavoro minorile;
6: eliminare di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione.

Ambiente

7. sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali; di
8. intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale;
9. incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l’ambiente.

Lotta alla corruzione

10. Le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l’estorsione e le tangenti.


In Italia nel 2022 erano 455 le aziende che avevano aderito all’UN Global Compact, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Quello che colpisce di più è che il coinvolgimento sugli obiettivi dell’Agenda 2030 giunga sia dalle grandi aziende del nostro Paese, sia da un folto gruppo di piccole e medie imprese che rappresentano oggi circa il 65% dei nostri aderenti. 

Come sono allora collegati il Global Compact e l’Agenda 2030?

Il Global Compact e l’Agenda 2030

Il network di aziende che aderisce al Global Compact, infatti, è impegnato anche nell’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibili (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite per il 2030, ovvero i 17 punti individuati dall’Onu per la salvaguardia del pianeta e per individuare un nuovo modello economico. L’agenda 2030 nasce nel 2015 ed è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.

Aderire all’Agenda 2030 è senz’alcun dubbio molto ambizioso, anche perché molti degli obiettivi identificati risultano essere alquanto complessi da raggiungere. Va sottolineato però, che già parlare di “zero poverty” o di “no hungry” è già un enorme passo verso il rendere più vicino a noi aspetti che, per diversi motivi sociali ed economici, spesso sentiamo troppo lontani.

Quali sono quindi i 17 obiettivi identificati dall’Agenda 2030?

  • Obiettivo 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
  • Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
  • Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
  • Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
  • Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
  • Obiettivo 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
  • Obiettivo 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
  • Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
  • Obiettivo 9. Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
  • Obiettivo 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni
  • Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
  • Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
  • Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico
  • Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
  • Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre
  • Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile
  • Obiettivo 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

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Come possono le Organizzazioni implementare gli SDGs nelle proprie strategie?

La realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delineati nell’Agenda 2030 rappresenta una sfida collettiva che coinvolge attivamente organizzazioni di qualsiasi dimensione e settore. Il Global Compact svolge un ruolo chiave nel guidare tali sforzi, fornendo un quadro etico e pratico per l’azione aziendale responsabile.

1. Integrazione negli obiettivi aziendali

Il primo passo cruciale per le organizzazioni è l’integrazione degli SDGs nella loro visione e missione. Questo non solo dimostra un impegno nei confronti dello sviluppo sostenibile ma offre una bussola per orientare le decisioni aziendali verso impatti positivi a lungo termine.

2. Coinvolgimento degli stakeholder

Gli SDGs riflettono la necessità di collaborazione tra settori e comunità. Le organizzazioni dovrebbero instaurare dialoghi aperti con gli stakeholder, ascoltando le loro prospettive e costruendo partenariati che consentano di affrontare sfide comuni.

3. Misurazione e reporting

L’adozione di indicatori chiave di performance (KPI) legati agli SDGs è fondamentale. Misurare l’impatto delle attività aziendali sulla base di criteri sostenibili consente un monitoraggio costante e una trasparenza che alimenta la fiducia degli stakeholder.

4. Innovazione responsabile

Le organizzazioni dovrebbero abbracciare l’innovazione responsabile, cercando soluzioni sostenibili nei processi, prodotti e servizi offerti. Questa prospettiva crea opportunità di crescita che si allineano agli SDGs.

5. Advocacy e leadership

Infine, le organizzazioni dovrebbero assumere un ruolo attivo nell’advocacy per lo sviluppo sostenibile e nella leadership di settore. Condividere best practice, influenzare politiche e ispirare altre aziende contribuirà a un impatto positivo a livello globale.

In conclusione, implementare gli SDGs nelle strategie organizzative non è solo un imperativo etico ma anche un investimento nel nostro futuro condiviso. Attraverso l’azione concreta e la collaborazione, le organizzazioni possono trasformare le sfide in opportunità, contribuendo così al progresso sostenibile dell’intera società.

Si tratta, però, di un percorso che richiede una guida per sviluppare un piano strategico di sostenibilità, di medio-lungo periodo, individuando obiettivi quali-quantitativi misurabili nel tempo e collegati all’Agenda 2030. Questo permetterà all’Organizzazione di concretizzare attività e di integrare la sostenibilità nelle proprie strategie e piani industriali.

 

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