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Marche – Sostegno agli investimenti delle PMI industriali

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Bandi Regionali e Nazionali
Agosto 1, 2023
Marche – Sostegno agli investimenti delle PMI industriali
Periodo di apertura  6 luglio – 13 ottobre 2023  
Beneficiari MPMI
Agevolazione Fondo perduto
Procedura di accesso  Valutativa a graduatoria

Qual è la finalità?

Il bando “Sostegno agli investimenti delle MPMI industriali” di Regione Marche sostiene le MPMI nella realizzazione di: 

  • a) progetti di sviluppo aziendale consistenti in investimenti di innovazione e significativo ammodernamento degli impianti e dei siti produttivi esistenti, incluse le applicazioni digitali e le nuove soluzioni energeticamente efficienti, sicure e sostenibili; 
  • b) progetti per la realizzazione di nuove unità produttive da parte di imprese già esistenti. 

A chi è rivolto?

Possono inoltrare domanda le MPMI attive, aventi sede legale e/o unità produttiva nel territorio della Regione Marche, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in difficoltà, in regola con le vigenti disposizioni in materia fiscale, antimafia, contributi previdenziali, assistenziali, di lavoro, aiuti di Stato.  

 Sono ammesse le imprese aventi codice ATECO incluso nelle sezioni C, F, J e M, oltre alle imprese aventi codice E 38 “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali” ed E 39 “attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti.  

Quali agevolazioni offre il bando “Sostegno agli investimenti delle PMI industriali”?

Il bando offre contributi a fondo perduto con percentuali e massimali variabili a seconda del regime di Aiuto adottato a libera scelta dalle imprese beneficiarie.  

  • Regime de Minimis – offre contributi fino al 50% dei costi ammissibili entro un limite massimo di 200.000 euro per tutte le PMI;
  • Regolamento UE 651/2014 in esenzione – offre contributi entro un limite massimo di 300.000 euro, così determinati:  
    • a. Micro e piccole imprese – il contributo è riconosciuto fino al 20% dei costi;  
    • b. Micro e piccole imprese in zona assistita – il contributo è riconosciuto fino al 35% dei costi; 
    • c. Medie imprese – il contributo è riconosciuto fino al 10% dei costi; 
    • d. Medie imprese in zona assistita – il contributo è riconosciuto fino al 25% dei costi.  

 Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 9,6 milioni di euro, di cui 5,6 milioni riservati alla linea a) e 4 milioni alla linea b).  

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammissibili A – progetti di sviluppo aziendale consistenti in investimenti di innovazione e significativo ammodernamento degli impianti e dei siti produttivi esistenti – incluse le applicazioni digitali e le nuove soluzioni energeticamente efficienti, sicure e sostenibili – ovvero B – progetti per la realizzazione di nuove unità produttive da parte di imprese già esistenti. 

Il costo complessivo ammesso alle agevolazioni per la realizzazione del progetto non può essere inferiore a 150.000 euro (IVA esclusa) per ciascuna impresa partecipante. Non sono previsti limiti massimi di investimento, fermi restando gli importi massimi delle agevolazioni concedibili. A prescindere dal regime agevolativo prescelto, i programmi di investimento dovranno essere realizzati e conclusi entro e non oltre i 12 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione.  

Quali sono i costi ammissibili dal bando “Sostegno agli investimenti delle PMI industriali”? 

Il bando copre i seguenti costi:  

  1. spese per opere edili/murarie e impiantistiche (impianti elettrici, antiintrusione, idrico-sanitari, di riscaldamento e climatizzazione, connessioni digitali) fino ad un massimo del 20% del totale delle spese ammissibili; tali spese sono ammesse su immobili di proprietà o in locazione pluriennale, ad esclusione del comodato d’uso, e solamente se funzionali all’installazione di nuove linee produttive; 
  2. spese relative all’acquisto di macchinari ed attrezzature produttive di nuova fabbricazione e hardware. Sono comprese le spese relative al trasporto ed installazione dei macchinari; 
  3. spese per investimenti immateriali (acquisto o registrazione di brevetti, marchi, modelli, disegni, licenze, know-how, programmi informatici, software gestionali e professionali ed altre applicazioni aziendali digitali); 
  4. spese di progettazione e di consulenza (salvo eccezioni) nella misura massima del 20% delle spese di cui ai punti 1), 2) e 3).  
  5. spese generali, in misura forfettaria del 7% delle spese ammissibili di cui ai punti 1), 2) e 3). 

Nel caso in cui l’impresa richiedente abbia optato per il Regime De Minimis, sono ammesse le spese effettuate a far data dal 1° gennaio 2022, facendo fede, a tal fine la data di fatturazione. Per gli Aiuti di Stato concessi ai sensi del Regolamento di esenzione, il progetto cofinanziato deve essere avviato successivamente al momento di presentazione della domanda. 

Non sono ammesse le spese relative a consulenze per la presentazione e gestione della domanda, né quelle relative all’acquisto e installazione di pannelli fotovoltaici.  

Come funziona la procedura di accesso? 

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a graduatoria, aperta dal 6 luglio al 13 ottobre 2023.  

Saranno ammesse a contributo le sole imprese che, a seguito di valutazione, abbiano ottenuto un punteggio pari ad almeno 50 punti nel punteggio totale ponderato, al netto delle premialità. 

Per saperne di più sul Bando “Sostegno agli investimenti delle PMI industriali contatta il team di Ayming: con la nostra expertise ventennale in materia di bandi, ti supporteremo nella verifica dei requisiti richiesti e nella presentazione della domanda

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